Da pochi mesi i prodotti dello stabilimento di via delle Macine a Monte San Savino sono nei supermercati e sulle tavole degli italiani (e non solo). Un prodotto finale frutto dei lavori partiti tra il 2018 e il 2019, prima del lockdown legato al Covid, quando Citterio - tra le aziende alimentari più antiche d’Italia - ha scelto Monte San Savino come sede del suo primo e ad oggi unico stabilimento in Toscana per la sola produzione di prosciutto toscano dop.
La giornata di ieri è stata quella del tour ufficiale organizzato dall’azienda che ha investito qualcosa come 16 milioni di euro per realizzare un impianto che si estende su 28mila metri quadrati. Una struttura rinforzata su appositi pilastri ancorati al suolo, in profondità, per reggere il peso di tonnellate di prodotti lasciati a stagionare nei vari comparti dell’azienda, adagiati su strutture che si servono di binari attaccati ai solai per agevolare il lavoro degli operai per i vari spostamenti. Una realtà che ha prodotto in termini di ricadute sul territorio circa 40 nuovi posti di lavoro.
"Un impianto moderno, 4.0 - sottolinea il direttore marketing, Alessandro Riva - abbiamo guardato con attenzione all’impatto ambientale e al risparmio energetico essendo questa produzione partciolarmente energivora nelle sue fasi". Ecco quindi una rete di pannelli fotovoltaici che può portare a produrre 400mila kWh di energia. Guardando invece alla produzione i numeri parlano di una capacità produttiva di 200mila prosciutti l’anno dop, con le materie prime che arrivano qui direttamente allevamenti situati in Toscana e nelle regioni limitrofe.
"Il personale è stato formato appositamente nel corso di questi anni e vi garantisco che ci vuole del tempo per arrivare a elevati standard di qualità come quelli richiesti dall’azienda" spiega il direttore dello stabilimento. Come detto la produzione è partita circa 16 mesi fa. Al termine di questa finestra temporale, spiega Riva, i prodotti hanno di fatto lasciato lo stabilimento di Monte San Savino, arrivando anche a poter contare (a oggi) 6mila vaschette al giorno.
Matteo Marzotti