"La mascherina sarà un problema L’obbligo non c’è più, è assurdo"

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"Penso che l’idea della busta all’orale sia carina anche se non sarà semplice collegare ogni materia". Nicola Lazzeroni, ultimo anno di Itis ad Arezzo, è fiducioso. "Le buste le prepareranno i professori – continua Nicola – quindi sono tranquillo perché saranno su argomenti già affrontati a lezione". La cosa più rassicurante secondo lui "è che la commissione sarà formata dai professori interni e questo è un grande vantaggio. Solo il presidente sarà esterno". L’altra novità è il reinserimento della seconda prova scritta, di indirizzo, che inizialmente sollevò non poche polemiche tra gli studenti. "Da una parte sono spaventato – confessa Nicola – perché saremo i primi che dovranno affrontarla di nuovo dopo anni, ma dall’altra parte preferisco perché così non sarà solamente l’orale a gravare sull’esito finale dell’esame". Non va proprio giù, invece, l’obbligo delle mascherine: "Impediscono di concentrarsi, sarà un problema sia per gli scritti ma soprattutto per l’orale". E’ dello stesso avviso Luisa Bulletti, ultimo anno all’Artistico: "Con questo caldo la mascherina è asfissiante e dato che nella maggior parte dei luoghi non c’è più l’obbligo non ne vedo il motivo". Ma Luisa non vede l’ora di concludere il suo percorso scolastico per capire cosa le riserverà il futuro. "Sono molto stressata, non tanto per la prova ma per l’incertezza che si è creata durante l’anno. La modalità di esame è stata cambiata mille volte, la seconda prova ci è stata comunicata all’ultimo. I professori non si sono organizzati in tempo e nemmeno noi di conseguenza. Ci sentiamo svantaggiati: c’è stata la Dad, dovevano aspettare a rimettere la seconda prova".

Sofia Zuppa