
Arresto di polizia
Arezzo, 9 maggio 2019 - Un blitz clamoroso condotto dalla Polizia, andata a segno con numeri da retata di camorra. Impressionante il bilancio: una trentina di arresti, un centinaio di agenti mobilitati su tutto il territorio provinciale e coordinati direttamente dal questore Salvatore Cilona. In prima fila i poliziotti della squadra mobile guidati dal dirigente Francesco Morselli, ma con loro anche i commissariati dei centri della provincia e numerosi poliziotti giunti da fuori.
L’obiettivo del blitz, effettuato con uno strumento giuridico inedito, era ovviamente quello di assestare un duro colpo al mercato della droga e il risultato raggiunto arriva dopo settimane e settimane di duro lavoro investigativo, condotto sotto traccia e soltanto ieri dispiesgatosi nella spettacolare operazione che ha avuto inizio all’alba con l’irruzione nelle abitazioni degli arrestati e che si è protratta fino a pomeriggio inoltrato.
La base di partenza, manco a dirlo, è stato il monitoraggio costante del parco del Pionta, la zona calda della città assieme a Campo diMarte. E’ lì che lo spaccio avviene in ogni ora del giorno, alla luce del sole, quasi come fosse un’ordinaria attività di tipo commerciale. Lo avevamo documentato pochi giorni fa, con gli articoli, le testimonianze e le foto scattate da lontano a immortalare la compravendita di ogni varietà di sostanza stupefacente.
Ed è da lì, dal Pionta, che le indagini, coordinate dal pubblico ministero Julia Maggiore, sono partite, non indirizzandosi al singolo arresto del primo pusher trovato a smerciare, ma cercando di andare a fondo, di scandagliare i retroscena dei traffici, di scoprire gli addentellati ramificati su tutto il territorio.
Nel mirino sono finiti alcuni personaggi, ne sono stati ricostruiti i viaggi, le basi di rifornimento, i contatti personali. E’ andata delineandosi in questo modo una rete organizzata, capace di gestire il traffico dall’approvvigionamento della merce fino allo spaccio al minuto attraverso la manovalanza. E quando il quadro ha iniziato a comporsi, ecco la Polizia passare all’azione in modo organico e compiuto.
In manette appunto una trentina di persone anche se il bilancio preciso verrà ufficializzato soltanto nei prossimi giorni. Tra l’altro le indagini continuano. Si tratta di extracomunitari, in prevalenza di nazionalità nigeriana, ma anche questa non è certo una sorpresa. Si sa che in città il mercato della droga, sia al Pionta che a Campo diMarte (le aree dove avviene la maggioranza degli arresti) è dominato dai nigeriani che vendono di tutto: coca, eroina, droghe leggere e si riforniscono attraverso canali tutti interni alla loro nazionalità.
E sempre i nigeriani controllano lo spaccio nel cuore di Saione: via Piave, via Trasimeno, via Nazario Sauro, via Fabio Filzi. Non tutti risiedono ad Arezzo, molti vengono da vari centri della provincia e soprattutto dal Valdarno, arrivano in treno, si spostano nelle zone di competenze e si accingono diligentemente a vendere morte.
E’ proprio per questo che gli arresti di ieri sono avvenuti sia in città che nelle vallate a coronamento di un’operazione come poche se ne ricordano, un blitz che fa impennare di parecchio il dato degli oltre cento arresti effettuati dalle forze dell’ordine tra il 2018 e i primi mesi di quest’anno