
di Luca Amodio
Bombolo firma il bis. È suo il Carnevale 2023. I biancorossi nel verdetto superano, con 20 punti, i Nottambuli, che si fermano a 15. Seguono gli Azzurri, con 11 punti e chiudono la classifica con 9 punti i Rustici. È questa la scelta dei quattro giurati (pittore, architetto, scultore, scenografo) che ha premiato il carro "La bestia dentro", un richiamo della storia di Moby Dick: una raffigurazione del viaggio dell’uomo attraverso il mare, dove ciascuno insegue la propria balena bianca, ovvero il sogno disturbato dalle difficoltà quotidiane. Per Bombolo è la seconda coppa consecutiva, la terza nelle ultime quattro edizioni che significa 15 vittorie nel palmarès. Si fa più netto lo stacco con gli Azzurri e i Nottambuli, fermi a 13 entrambi. I Rustici sono invece a 26 trionfi complessivi.
"È una delle vittorie più belle, una vittoria storica, abbiamo vinto sia a giugno che a marzo: questa è storia", dice commosso ma entusiasta il presidente di Bombolo Francesco Capecchi. "Ci speravamo nel bis, avevamo un bel carro: la nostra scultura e la pittura erano l’eccellenza del Carnevale", prosegue Capecchi prima di andare a festeggiare fino a tarda notte al cantiere. Poi la prossima settimana festa in paese, ci anticipa.
Il risultato arriva in tarda serata dopo la quarta domenica di festa nel paese di Re Giocondo che è salito al rogo proprio mentre la piazza si colorava di coriandoli rossi. Non prima di aver svelato i risultati della migliore mascherata.
Qui a vincere sono i Rustici con 15 punti: secondi i Nottambuli con 11, poi Bombolo con 10 e infine gli azzurri con 8. Certo - come dimenticare d’altronde - tra i due verdetti è stata data lettura del testamento del sovrano del paese, che nemmeno per quest’anno ha lesinato a fulminare con rime mordaci e sardoniche gli abitanti del borgo. Ma nelle parole del dottor Reali alla lettura, in premessa c’è stato anche l’affettuoso ricordo verso Crostone, "amico generoso e cuoco sopraffino" così come, tra gli altri, la menzione della Regina Elisabetta e Papa Benedetto nonché alle ultime elezioni politiche alle quali "nonostante più di 100 partiti nelle liste ha vinto l’astensionismo".
"Dei carri cosa dire? Soltanto apprezzamento, ognuno un monumento di masse e di colori: inno alla perfezione", recita un passo del testo.
Come biasimarlo d’altronde. Lo dicono anche i numeri dei partecipanti. Già dal pomeriggio in migliaia sono arrivati nel borgo della Valdichiana e almeno a giudicare la piazza e le strade del centro storico si potrebbe parlare già di doppietta nel numero delle presenze, dopo la prima domenica con quota 10mila (e oltre).
I numeri lo confermeranno ma a prescindere l’edizione numero 484 non è stata soltanto quella del ritorno, vero e proprio dopo due anni di silenzio, ma anche quella dei record in cui l’eco del carnevale più antico d’Italia ha valicato i tradizionali confini, accattivandosi le simpatie di visitatori da ogni dove. Lanciato l’appuntamento con l’edizione estiva, già in programma con un grande risultato alle spalle.