Ritardi, disservizi, mancanza di trasparenza. Spesso i pendolari si imbattono in questo tipo di disagi e stavolta il sindacato dei Consumatori Aps ha denunciato l’ennesimo episodio, vissuto in prima persona dal suo presidente Armando Mansueto il 5 dicembre, durante un viaggio sul Frecciarossa 9505 da Arezzo a Salerno. Alla questione dei ritardi si è aggiunto un problema di sicurezza sui binari e la negazione di un bonus per il ritardo. "Partito dalla stazione di Arezzo alle 7.50, il viaggio del Frecciarossa ha subito ritardi progressivi - è questo il racconto dell’associazione di categoria - prima 15 minuti, poi altri 25 minuti, fino a un arrivo in stazione alle 8.40, senza adeguati avvisi ai passeggeri. La situazione è degenerata al binario 3, dove il contemporaneo arrivo di un treno locale ha generato un pericoloso sovraffollamento del marciapiede, mettendo a rischio l’incolumità dei passeggeri". Durante il viaggio, ulteriori rallentamenti a Roma Tiburtina e il blocco all’ingresso della stazione Termini hanno causato un ritardo tale da far saltare al passeggero due appuntamenti programmati. Il giorno seguente, il 6 dicembre, recatosi alla stazione di Montevarchi per richiedere il bonus previsto per il ritardo, il presidente si è visto negare la richiesta con la motivazione che il biglietto era stato acquistato utilizzando i punti accumulati dalla card Frecciargento. "È inaccettabile che venga negato un diritto solo perché il biglietto è stato acquistato con i punti - ha sottolineato Mansueto - che rappresentano un valore economico accumulato grazie ai viaggi precedenti. Si tratta di una giustificazione pretestuosa che penalizza i consumatori e, in particolare, i viaggiatori meno esperti o più vulnerabili". Il sindacato dei Consumatori ha chiesto quindi a Trenitalia interventi immediati su più fronti, a partire dalla sicurezza nelle stazioni. In più, rispetto dei diritti dei consumatori e informazioni tempestive e chiare.
CronacaLa denuncia dei consumatori