La crisi Fimer non diventi guerra di parole

Federico

D’Ascoli

Nella battaglia dei comunicati e contro-comunicati di cui diamo conto oggi ognuno ha la soluzione in tasca per uscire dalla crisi. Se fosse vero ci sarebbe da chiedersi il motivo per cui Fimer vive una lenta agonia che va avanti dal novembre 2021. Nel frattempo nessuno è stato in grado di invertire la rotta di un’azienda che rappresenta pur sempre un’eccellenza sull’energia solare. Si è arrivati a chiarire posizioni e cifre soltanto dopo che è saltato un consiglio d’amministrazione e un concordato che sembrava aver ridato speranza ai lavoratori. La fabbrica ora è occupata da chi si è stancato di promesse non mantenute e di improbabili salvatori della patria che alla prova dei fatti si sono sciolti come neve al sole. Di storie come quelle della Fimer ne vediamo ogni giorno, con troppe bugie spacciate per verità incrollabili. Come diceva sir Baden-Powell, fondatore del movimento scout: "Sono gli uomini silenziosi che fanno le cose". Serve solo tacere e individuare un vero percorso di salvezza: per la guerra di parole non c’è più tempo.