Maria Cristina Polcri non è più consigliere comunale a Monterchi: ha rassegnato le proprie dimissioni dopo la decisione di estrometterla presa dal gruppo di maggioranza a seguito del movimentato consiglio comunale sulla E78.
La sua presenza nella nuova legislatura è pertanto durata meno di tre mesi e il posto rimasto vacante verrà occupato da Jacopo Pecorai, primo dei non eletti; la ratifica avverrà nel corso della seduta consiliare di venerdì prossimo, 13 settembre, ma non è tutto: occorrerà infatti individuare ed eleggere anche il nuovo presidente del consiglio comunale, carica ricoperta proprio dalla Polcri.
Elisa Valocchia è la figura indicata e le basteranno 6 voti (i consiglieri sono 10, più il sindaco) per diventarlo.
La Polcri era entrata in contrasto con gli oramai ex colleghi di "Insieme per Monterchi" per il tracciato della "Due Mari", che nel progetto definitivo approvato nel 2010 dalla conferenza Stato-Regioni attraversa la Val Centena; lei, contraria, aveva proposto un documento alternativo a quello della giunta, che invece ha inteso regolarsi sul tracciato in questione e quindi presentare le osservazioni alla valutazione di impatto ambientale in relazione a esso, non ipotizzare una soluzione diversa. Il sindaco Alfredo Romanelli vuole quanto prima la realizzazione dell’arteria, anche per dare respiro alla viabilità nelle frazioni di Le Ville e Pocaia. "La presa di posizione della Polcri – così si era espresso il primo cittadino – ha creato un disagio su una scelta di importanza strategica ed è diversa dal nostro orientamento".
Di qui la drastica decisione, con la replica della diretta interessata: "Mi hanno fatto fuori perché ho espresso un parere contrario basato su documenti che nessuno della maggioranza è stato in grado di confutare. In altre parole, ho ribadito il concetto secondo cui il progetto della E78 è orribile e devastante per tutto il territorio di Monterchi, per cui sarebbe stato auspicabile, da parte del Comune, manifestare una volontà contraria a questa devastazione.
La scusa del "fantomatico" documento, che avrebbe negli anni impedito qualsiasi forma di ribellione a decisioni prese da Ministero delle Infrastrutture e Anas, era una bufala.
L’osservazione del Comune è stata realizzata con estrema sciatteria".