
di Lucia Bigozzi
E’ l’ultima "fatica" di Andrea Della Robbia, unica per fattura e intensità. E’ la Madonna col Bambino, raro esempio tridimensionale di terracotta invetriata completamente bianca, impreziosita dal blu cobalto degli occhi. E’ custodita nella chiesa-museo di Sant’Eufemia, nel centro storico di Foiano, accanto alla bottega robbiana dove nella seconda metà del Quattrocento fu realizzata insieme ad altri manufatti della famiglia di scultori e ceramisti fiorentini. Nonostante le limitazioni della pandemia, gli esperti della Soprintendenza hanno completato il restauro dell’opera che tornerà agli sguardi degli appassionati da martedì prossimo, insieme agli altri capolavori del Rinascimento, tra i quali la Resurrezione di Orazio Porta, uno dei più stretti collaboratori del Vasari e lo stemma dei Bartoli, famiglia fiorentina di funzionari pubblici vissuta a Foiano tra ‘500 e ‘600 che commissionò il basso-rilievo a Giovanni Della Robbia. La Madonna col Bambino, scultura a grandezza naturale, si compone di due parti assemblate lungo le linee del manto e da secoli è oggetto di devozione popolare.
Un doppio evento, molto atteso in Valdichiana: l’esposizione dell’opera restaurata e la riapertura dell’antica chiesa divenuta museo civico nel 1975, quando la Fraternità ne dispose la cessione al Comune a condizione che l’edificio fosse trasformato in pinacoteca. Foiano è uno scrigno di opere robbiane: la Madonna col Bambino è la più antica (datata al 1460 circa), ma "le nostre chiese conservano molti manufatti degli artisti fiorentini considerati dalla critica di elevata qualità e integrità", spiega l’assessore alla cultura Jacopo Franci, soddisfatto per l’evento ormai alle porte e sul quale l’amministrazione comunale punta la fiches del turismo made in Italy per la prossima estate. A Foiano i Della Robbia hanno prodotto molto tra fine Quattrocento e Cinquecento, realizzando le celebri pale d’altare conservate nelle chiese di San Michele Arcangelo e nella Collegiata di San Martino. Ma è nella chiesa di San Francesco che i ceramisti fiorentini hanno lasciato forse la traccia più profonda della loro arte: un gruppo di statue a dimensione naturale che compongono la scena della Crocifissione; non esiste altrove un manufatto simile. Una produzione artistica molto intensa a quell’epoca, dovuta anche al canale diretto tra Foiano e Firenze sotto la cui giurisdizione ricadeva la Valdichiana aretina.
La riapertura della chiesa-museo dopo quattro mesi di stop "rappresenta un’anteprima alla quale teniamo molto per restituire al pubblico la visione dell’ultima opera di Andrea DDella Robbia, in attesa della presentazione ufficiale con i tecnici della Soprintendenza che hanno curato il restauro, quando le condizioni lo consentiranno", aggiunge Franci. Intanto martedì la chiesa-museo riaprirà le porte agli alunni delle scuole e sono in programma altre visite guidate. "Per il momento, sarà possibile ammirare la Madonna col Bambino e le altre opere conservate nella chiesa-museo il lunedì e venerdì mattina, successivamente su prenotazione", spiega Sundria Oglialoro che insieme al marito Luciano Pratesi e altri appassionati d’arte ha fondato l’associazione "La Bottega dell’Arte" che gestisce la pinacoteca oltre a promuovere un’intensa attività divulgativa sul patrimonio artistico foianese. E con i Della Robbia ha un feeling speciale.