BADIA TEDALDA
Cronaca

La battaglia contro l’eolico. I comitati ancora in campo:: "Stop alle speculazioni"

No agli impianti eolici e fotovoltaici a terra in assenza di qualsiasi pianificazione. Una convinzione ribadita anche nel vertice degli Stati Generali di Roma .

La battaglia contro l’eolico. I comitati ancora in campo:: "Stop alle speculazioni"

La battaglia contro l’eolico. I comitati ancora in campo:: "Stop alle speculazioni"

di Claudio Roselli

Una profonda revisione delle politiche per le fonti rinnovabili, abbandonando i progetti di espansione sul territorio degli impianti eolici e fotovoltaici a terra in assenza di qualsiasi pianificazione. Una richiesta inoltrata alla politica e ai partiti anche dai comitati Appennino Sostenibile e Crinali Bene Comune, che si stanno battendo contro i progetti dei parchi eolici nell’Alta Valmarecchia, con fulcro il territorio comunale . I rappresentanti dei due comitati erano presenti nei giorni scorsi agli Stati Generali di Roma contro l’eolico e il fotovoltaico a terra, promossi dalle associazioni ambientaliste che fanno parte di #CoalizioneArt9. C’erano persone venute da tutta Italia. L’iniziativa – a detta dei promotori – ha avuto pieno successo, considerando il fatto che, in appena venti giorni, sono state raccolte quasi 500 adesioni, di cui 90 tra sindaci e amministratori locali e 120 tra comitati, associazioni culturali, imprenditoriali e aziende agricole". Alla presenza di oltre 250 delegati, sono intervenuti sindaci e amministratori locali di più versanti interessati da progetti di pale eoliche, tutti fedeli al principio secondo cui "non si può salvare il pianeta danneggiando il paesaggio e la biodiversità". Questa la rivendicazione dei territori e delle comunità aggredite, che denunciano i gravi danni economici, sociali e ambientali causati dalle speculazioni dei rinnovabilisti. Sono state pertanto ribadite le richieste: i pannelli fotovoltaici debbono essere installati solo sulle superfici edificate, sulle aree degradate o nelle aree di bonifica, al di fuori dei centri storici; deve essere cancellata ogni forma di incentivo e bandita ogni forma di speculazione a spese delle comunità locali; gli impianti energetici da fonti rinnovabili possono essere insediati solo ed esclusivamente nelle aree Idonee definite dalle Regioni, in base a linee guida, senza produrre ulteriore consumo di suolo.

Nelle more dell’individuazione delle aree idonee si devono sospendere nuovi insediamenti e infine le norme che consentono gli espropri di terreni agricoli per la realizzazione di progetti di rinnovabili devono essere abrogate. Il piccolo comune romagnolo di Casteldelci, che si reputa danneggiato da una eventuale futura presenza delle alte torri, anche se collocate nel comune , è adeso appoggiato nella sua battaglia dall’Unione del Comuni della Valmarecchia e andrà avanti con i propri legali ed esperti per proteggere il suo territorio, tanto più che la situazione è resa difficile dall’assenza di una pianificazione nazionale.