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La banda delle scuole colpisce ancora: blitz a Arezzo, Masaccio e IV Novembre

Ladri in azione alla IV Novembre e alla scuola Masaccio di Arezzo. I malviventi non sono riusciti a portare via nulla, ma la preside Palladino vuole installare un sistema di videosorveglianza per prevenire futuri colpi.

La banda delle scuole colpisce ancora: blitz Masaccio e IV Novembre

di Luca Amodio

AREZZO

Ladri in azione: ci hanno provato anche alla IV Novembre ma se ne sono andati a mani vuote. E’ successo qualche giorno fa: i malviventi sarebbero entrati da una finestra al piano terra, dal lato esterno, ma poi è suonato l’allarme che ha messo in fuga i ladri che però hanno trovato il tempo per richiudere le ante. Finestra dal cui sopralluogo è però risultata l’effrazione date le maniglie sganciate dall’esterno. Per fortuna, come conferma anche il preside Marco Chioccioli. "Hanno appena fatto in tempo a rompere l’anta di un armadietto a muro, ma non hanno portato via nulla" ha detto il dirigente scolastico. Almeno questa volta. Sì, perché all’istituto Masaccio, altra scuola dello stesso istituto, proprio nei giorni del maxi colpo al Margaritone di via Tricca di Settembre, i ladri sono entrati e hanno rubato un paio di notebook di scarso valore presenti nell’edificio.

Nell’inverno scorso sono stati invece almeno 7 i colpi alla scuola Rodari in cui sono state prese di mira soprattutto le macchinette del caffè e i distributori automatici di merendine. Insomma, i colpi alle scuole non sono certo un fenomeno sporadico.C’è stato poi un bis anche al Margaritone di via Tricca che stavolta, rispetto ai 100 tablet del colpo estivo, si è concluso con un nulla di fatto. Stavolta però la preside Virginia Palladino ha espresso la sua volontà di mettere in piedi un sistema di videosorveglianza che possa aiutare anche eventualmente le indagini degli investigatori nel momento in cui si verificano i colpi. Come aveva anche dichiarato Alesssandro Artini, presidente dei presidi toscani, in un’intervista sl nostro giornale, le scuole sono ospiti di edifici fragili, spesso vecchi e sicuramente non progettati per difendersi dalle scorrerie dei ladri. Il danno poi non è soltanto economico ma anche didattico visto che l’ordinario svolgimento delle lezioni in alcuni casi può ubire una battuta d’arresto.