REDAZIONE AREZZO

In udienza anche Franco Coppi, il principe del foro che si affianca nella difesa del campione di cross

L’udienza davanti alla sezione feriale della Cassazione, che dura lo spazio di un mattino, giusto il tempo di prendere atto, dopo una breve camera di consiglio, della questione delle date e di aggiornare al 7 ottobre, segna l’ingresso in scena di un altro protagonista, Franco Coppi, principe del foro fra i più noti in Italia, che a oltre ottant’anni, non ha ancora perso la voglia di occuparsi dei casi giudiziari puù scottanti e clamorosi, come ha fatto per una vita intera. Difenderà Alessandro Albertoni, il campione di motocross che nelle motivazioni dell’appello bis è quello con il ruolo più diretto nel tentativo di stupro delineato dai giudici. Lo hanno voluto, dice l’altro legale Tiberio Baroni, lui stesso e la famiglia, che è pronta a tentarle tutte per trarre di impaccio il ragazzo di Castiglion Fibocchi.

Ad Arezzo, Coppi si era già occupato di un’altra storia che fece scalpore, il caso Chimet che aveva imputato per reati di inquinamento Sergio Squarcialupi, uno dei grandi protagonisti dell’economia provinciale, allora ancora saldamente in sella. Il processo finì con l’assoluzione del patron da quasi tutte le accuse principali.