
San Pancrazio
Arezzo, 13 maggio 2025 – Le Amministrazioni comunali di Bucine e Civitella in Val di Chiana promuovono per sabato 24 maggio, dalle ore 9:00 alle 13:00, l’iniziativa “In cammino per la Pace – Dalla Memoria della guerra all’impegno per la Pace”, una marcia simbolica e commemorativa che unisce la riflessione storica all’attualità dell’impegno civile per la pace. L’evento si inserisce nel quadro delle celebrazioni per l’81° anniversario degli eccidi di San Pancrazio e Civitella in Val di Chiana e per l’80º anniversario della Liberazione, con un percorso a piedi che ricalca idealmente la memoria storica dei luoghi teatro delle due stragi. La partenza è prevista da piazza Don Alcide Lazzeri a Civitella, con arrivo a San Pancrazio, in un cammino collettivo che intende rinsaldare il legame tra comunità, memoria e valori democratici.
La cerimonia conclusiva si terrà alle ore 12:00 presso il Sacrario di San Pancrazio, dove interverranno le autorità locali con i saluti istituzionali. Seguiranno la deposizione di una corona di alloro e l’inaugurazione del Roseto della Memoria, recentemente oggetto di un intervento di riqualificazione reso possibile grazie al contributo di Coingas SpA. Alla marcia hanno aderito istituzioni di rilievo come la Regione Toscana, la Provincia di Arezzo, Anci Nazionale e Anci Toscana, confermando la valenza istituzionale dell’iniziativa, che si propone anche come occasione di riflessione collettiva sui temi della pace, della memoria e della responsabilità civica.
Gli eccidi di San Pancrazio e Civitella in Val di Chiana furono due stragi nazifasciste avvenute il 29 giugno 1944 in Toscana, durante la ritirata delle truppe tedesche nel corso della Seconda guerra mondiale. Entrambi gli episodi rientrano nella lunga serie di violenze perpetrate contro le popolazioni civili da parte dell’esercito tedesco, spesso come rappresaglia per azioni partigiane. A Civitella il 18 giugno 1944, un gruppo partigiano aveva ucciso due ufficiali tedeschi (e ferito altri) presso un bar del paese. In risposta, il comando tedesco ordinò una rappresaglia. Il 29 giugno, la divisione corazzata Hermann Göring entrò a Civitella alle prime luci dell’alba.
Radunò la popolazione e procedette con fucilazioni di massa. 244 i civili uccisi (secondo alcune fonti, il numero varia leggermente) Il paese fu in parte distrutto, bruciato e saccheggiato. La chiesa fu danneggiata e molte abitazioni furono abbattute. Civitella divenne simbolo del martirio civile. Nel piccolo borgo di San Pancrazio, i soldati tedeschi della stessa divisione effettuarono un’ulteriore azione punitiva. Circa 72 civili furono rinchiusi nella chiesa del paese. La chiesa fu data alle fiamme. Quasi nessuno sopravvisse.