Imparare i corretti stili di vita e prevenire le malattie con Giona

Il progetto, giunto alla sua ottava edizione, ha coinvolto gli studenti di quattro scuole cittadine che stamani hanno presentato i loro lavori alla Borsa Merci

Presentazione progetto

Presentazione progetto

Arezzo, 12 maggio 2023 – Imparare i corretti stili di vita a cominciare dalla scuola. È questo l’obiettivo del progetto “Giona 2023”, giunto alla sua ottava edizione. Un progetto promosso da Asl Tse, Calcit Arezzo e Rotary Club Arezzo in collaborazione con Federfarma, Fondazione Andrea Cesalpino, Ufficio scolastico provinciale di Arezzo, Fondazione Arte &Co.Scienza.

Il progetto coinvolge gli studenti di quattro istituti scolastici (Scuola media Francesco Severi, Itis Galileo Galilei, Liceo Scientifico F. Redi, Liceo Artistico Piero della Francesca) che si sono cimentati in una serie di elaborati finalizzati a diffondere i principi legati ai corretti stili di vita in chiave di prevenzione delle malattie.

Prevenzione primaria da perseguire sin da giovani attraverso l’attuazione dei corretti stili di vita da cui dipende la nostra salute. Quindi stop a fumo e alcool e sì ad alimentazione corretta e attività fisica. Non solo corretti stili di vita ma anche l’importanza di sottoporsi a screening e vaccini fanno parte del progetto Giona 2023. I progetti elaborati dagli studenti sono stati presentati stamani alla Borsa Merci di piazza Risorgimento ad Arezzo.

«Obesità, cattiva alimentazione e sedentarietà influiscono sulla comparsa del diabete – spiega la dr.ssa Ivana Ragusa, dirigente medico Uoc Diabetologia Arezzo -. Il diabete è una malattia che in questi anni sta galoppando e ad allarmare è il fatto che prima veniva diagnosticato nei nonni e nei genitori di questi ragazzi mentre oggi lo troviamo anche nei giovani.

Fattori di rischio sono il sovrappeso e l’obesità per prevenire i quali è importante uno stile di vita sano, alimentazione corretta, attività fisica. Il diabete può compromettere l’aspettativa di vita e, quindi, è importante agire in chiave preventiva. Le statistiche dicono che, nel mondo, un paziente adulto su dieci ha il diabete e l’Oms lo ha individuato come una delle tre emergenze sanitarie insieme a malaria e tubercolosi.

Il diabete non è assolutmanete da sottovalutare in quanto può compromettere la salute di chi ne è affetto provocando la comparsa di malattie cardiovascolari come infarto e ictus. La prevenzione è, quindi, un aspetto fondamentale su cui puntare». «Ribadiamo l’importanza della prevenzione fin dall’età giovanile – dichiara Carlo Milandri direttore Uoc Oncologia medica Arezzo - e soprattutto della prevenzione primaria che significa evitare le cause e i fattori predisponenti i tumori.

Diventa, quindi, rilevante seguire dei corretti stili di vita basati sull'attività fisica e su una corretta alimentazione, come ad esempio la dieta mediterranea ed evitare il fumo che rimane una delle principali cause di tumore. E' altresì importante l'adesione alla campagna vaccinale contro il papilloma virus, utile per la prevenzione del tumore del collo dell'utero e di altre lesioni precancerose.

Tutti questi comportamenti possono contribuire a ridurre il rischio di insorgenza di neoplasie ». «Dallo scorso anno – dichiara Giancarlo Sassoli, presidente Calcit Arezzo - abbiamo puntato la nostra attenzione anche all’ambiente coinvolgendo il prof. Massimo Gallorini, presidente Fondazione Arte &Co.Scienza, e focalizzandoci sul rispetto del pianeta e l’importanza del riciclo come aspetti legati al mantenimento della salute.

Da ormai otto anni Calcit investe sull’importanza della prevenzione prima e secondaria mettendo in campo tutte quelle iniziative finalizzate al loro conseguimento come quella in programma il 29 maggio e aggiungendo alle attività di donazione e assistenza anche la diffusione dei corretti stili di vita, attraverso il supporto a quanto le Istituzioni stanno già facendo».