
"Imitai il mio professore Feci un bello spettacolo"
Il Penna consiglia a chi affronta la maturità: "Aitete che Dio t’aiuta". Secco ed efficace, come lo stile ironico e sarcastico di Santino Cherubini che torna al suo esame e ai ricordi di un ragazzo cresciuto a pane e satira, poco incline a stare sui banchi di scuola e arrivato alla fine di un anno "in cui avevo preso in giro i prof; uno in particolare di cui facevo l’imitazione".
Che la satira fosse già la passione che ancora oggi lo induce "a scrivere cose che tengo per me", forse lo capiì durante l’esame del terzo anno di Itis quando "lo stesso prof che imitavo, dopo la prova mi chiese di mettermi nei suoi panni davanti a tutta la commissione. Lo feci e fu un momento esilarante, feci un bello spettacolo". Del prof "mi incuriosiva la sua calma pur in una classe di scalmanati" e così diventò un target "ma in senso buono perchè era una persona straordinaria". Uno dei tanti personaggi della sua galleria di artista, oggi "in pensione per vecchiaia, a 67 anni, mi piace molto dedicarmi all’orto, al giardinaggio, all’agricoltura". Eppure il Penna ha trasformato la passione per la satira in un viaggio da caratterista che ha raccontato un pezzo di storia aretina. "La satira non è di sinistra nè di destra perchè guarda le cose dall’alto e chi tenta di imbrigliarla in una categoria, sbaglia di grosso".
Pur non avendo vissuto l’adrenalina della maturità, il Penna ricorda quell’esame e agli studenti di oggi raccomanda: "Bisogna impegnarsi al massimo ma anche vivere le cose con leggerezza perchè tanto accadono lo stesso. La maturità è un momento importante, da lì si parte ma non è la fine del mondo".