
"Ho incontrato Pietrostefani due volte nella scorsa estate devo dire che era una persona gradevole; squisita e molto tranquilla. Il suo desiderio era quello di stabilirsi in modo definitivo a Cortona; perché diceva che era una città tranquilla; ma in fondo anche internazionale; una città viva e ricca di iniziative culturali. Nella casa di San Pietro a Cegliolo intendeva ritrovare al serenità. Sono dispiaciuto; non credevo che il processo potesse avere questo ulteriore epilogo". Questo il ricordo che di Pietrostefani diede all’epoca della scomparsa il sindaco di Cortona Ilio Pasqui, destinato poi a una carriera di consigliere regionale. Era stato lui a celebrare il matrimonio dell’ex capo del servizio d’ordine di Lotta Continua con la signora Gabriella nel 1991, cerimonia discreta, con pochi invitati, molti legati a un passato nel ’68, svoltasi nella sala del consiglio comunale di Cortona. Pietrostefani in quegli anni alternò i soggiorni nella villa di San Pietro a Cegliolo con i periodi trascorsi a Parigi, da dove tornò nel 1997 per costituirsi dopo la condanna definitiva insiema Sofri e Pietrostefani. Scarcerato, tornò a Cortona ma non volle più affrontare l’esperienza della galera.