
Il legno tiene ancora viva la vallata. Cento aziende con 600 dipendenti. Gli alberi di Natale per il rilancio
di Sonia Fardelli
Il Casentino vive anche grazie alle sue foreste. Oltre cento sono le aziende che operano nel settore del taglio della legna e 600 gli addetti impiegati. Oltre a queste ci sono i vivai che si dedicano alla produzione di alberi di Natale, che impiegano circa 60 persone e che ogni anno fanno partire dal Casentino circa 500mila piante destinate a negozi e supermercati. Un’intensa attività legata alle foreste che però non crea danni all’ambiente e che verrà spiegata nel corso della Festa del bosco organizzata da Coldiretti a dal 27 al 29 ottobre. Un evento che coinvolgerà tutti gli enti che si occupano della filiera del legno, gli operatori, ma anche le scuole e numerose associazioni.
"L’intento è quello di far conoscere le attività legate al bosco e al legno – dice il direttore della Coldiretti Raffaello Betti – molto spesso nell’immaginario collettivo si pensa che tagliare un bosco sia un danno per l’ambiente. Ma così non è nel caso di foreste coltivate, come sono ad esempio quelle del Casentino. Hanno cominciato tanti anni fa i monaci camaldolesi con gli abeti, che venivano tagliati regolarmente per avere una foresta più bella e sicura. Oggi è ancora così: nessuno vuol danneggiare l’ambiente. E in questa festa è quello che vogliamo spiegare".
Un aspetto che verrà approfondito con numerosi esperti del settore e che sarà raccontato alle scolaresche. "Nell’ambito delle nostre attività promozionali abbiamo pensato a questo momento con la finalità di divulgare un nuovo modo per parlare del bosco, delle foreste e della filiera del legno Made in Italy – ribadisce il presidente di Coldiretti Arezzo Lidia Castellucci – Il Bosco in Festa disegna una occasione di confronto con i rappresentanti delle istituzioni, con gli agricoltori, gli operatori forestali, i cittadini ed i media con momenti dedicati agli studenti delle scuole, agli operatori di settore, alla cittadinanza con l’obiettivo di promuovere l’intero settore. Nella tre giorni verrà data promozione al ruolo dei custodi del bosco e quindi degli operatori del settore, inoltre sarà valorizzato il settore forestale come elemento strategico dell’economia circolare, sviluppando il principio a cascata di utilizzo efficiente delle risorse legnose, garantendo l’equilibrio fra produzioni industriali ed energetiche".