"La violenza sulle donne non è un problema delle donne". Un lungo striscione sulla facciata del "Palazzo d’oro", sede di Confcommercio. "Il fenomeno della violenza sulle donne, ha assunto il carattere di un’emergenza che oggi diventa prioritaria e va gestita insieme", spiega il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni. "Istituzioni, politica, mondo economico e sociale, cittadini: tutti siamo chiamati, ciascuno nel proprio ruolo e nel proprio ambiente, a fare qualcosa per dire basta". Per Marinoni serve anzitutto un "cambiamento culturale che va costruito giorno dopo giorno, anche quando si spengono i riflettori su tragedie come quella di Giulia e di tutte le donne che hanno perso la vita a causa di un uomo".
Buste di carta per alimenti e volantini, nei luoghi dove si fa la spesa e sulle porte dei bagni di uffici pubblici, scuole e luoghi di lavoro. È l’iniziativa di Cgil, Spi e Pronto Donna in collaborazione con associazioni di categoria, scuole e Comuni. Il messaggio: ricordare alle donne esposte alla minaccia di violenza che possono chiamare il 1522 oppure il numero di Pronto Donna Arezzo, 0575 355053.
"Fondamentale è che il problema della violenza di genere non interessi solo donne ma anche uomini, istituzioni, scuole, sindacati, che hanno la possibilità di contribuire a determinare nuova consapevolezza". Un flash mob per dire basta alla violenza: coi sarà oggi alle 16, nella terrazza del circolo culturale Arci Aurora.
Alle 21 letture, video, fotografie e interventi. Una riflessione sul cammino delle donne, verso la parità di genere è al centro dell’evento di oggi promosso dalla rettrice della Fraternita, Michela Senesi. Uno spettacolo, intitolato MAD24, tragedia di una mistica del Seicento, in cui, attraverso la lettura scenica del testo, le voci interiori della coscienza femminile vengono esaltate dalla sonorizzazione della musicista Roberta Vacca. Nella sala Pieve del Palazzo storico, seguirà un apericena dedicato alle donne che hanno fatto parte della storia della Fraternita.