Il festival dello Spettatore oggi incrocia Meno Alti dei Pinguini la rassegna per l’infanzia 0-6 che si svolge ad Arezzo. Oggi al Teatro Virginian, alle ore 16 e 17,30, in collaborazione con il Festival Meno Alti dei Pinguini La Baracca - Testoni Ragazzi porta in scena lo spettacolo per la prima infanzia "Un camion rosso dei pompieri", di e con Roberto Frabetti. In una grande città-giardino, dove gli alberi sembrano palazzi e i palazzi alberi, dove le strade corrono tra tronchi, rami e foglie, si sta preparando la grande corsa che ha in palio un cappello molto bello e una torta molto buona. Pronti alla partenza un camion rosso dei pompieri, un trattore giallo, una betoniera tutta verde e una ruspa di un bel blu, alla loro guida una pecora, un lupo, un coccodrillo e un elefante.
In questa storia c’è anche una piccola lucciola che guida i piccoli spettatori nella notte per andare oltre il buio e arrivare nel mondo dei sogni, perché è in quel mondo che sta partendo la grande corsa.
Al Teatro Pietro Aretino, alle ore 17, 30 c’è Come Ada. Omaggio ad Ada D’Adamo, con Elena Stancanelli, Roberta Scaglione, Alfredo Favi e introduzione di Gerarda Ventura, direttrice di Anghiari Dance Hub e, a seguire, presentazione del libro Come D’aria di Ada D’Adamo (ed. Elliot).
Un approfondimento sull’opera e la figura di Ada D’Adamo, curatrice e studiosa di danza, scomparsa nel mese di aprile, che ha raccontato la sua vicenda umana nel libro che sarà presentato, vincitore del Premio Strega.
Alle ore 21,15, al Teatro Mecenate, R.osa 10 esercizi per nuovi virtuosismi di Silvia Gribaudi, con Claudia Marsicano e la coreografia e regia di Silvia Gribaudi. R.osa è una performance che con ironia dissacrante porta in scena l’espressione del corpo, della donna e del ruolo sociale che esso occupa con un linguaggio "informale" nella relazionale con il pubblico.
R. osa si ispira alle immagini di Botero, al mondo anni ‘80 di Jane Fonda, al concetto di successo e prestazione e fa pensare a come guardiamo e a cosa ci aspettiamo dagli altri sulla base dei nostri giudizi, mettendo al centro una sfida, quella di superare continuamente il proprio limite. È in atto una rivoluzione del corpo, che si ribella alla gravità e mostra la sua lievità.