SIMONE NOZZOLI
Cronaca

Il colpo del commercialista: centra una buca a golf da 140 metri

Gino Farallui riesce nell'impresa «Hole in one», rara anche fra i professionisti. Lui: l’avevo promesso ma ora non mi ritiro. "Ecco come ci sono riuscito"

Gino Faralli premiato per il colpo

Arezzo, 20 agosto 2020 - Di lavoro fa il commercialista, ma la sua passione per il golf lo porta su tutti i campi della Toscana. In vacanza a Punta Ala, Gino Faralli ha realizzato uno dei sogni più ambiti nella vita di un golfista: fare hole in one, ossia buca in un colpo solo. Il colpo perfetto, quello che ti permette di andare a raccogliere la pallina direttamente in buca: un’emozione che capita a pochissimi, non fa differenza se campioni o dilettanti.

L’impresa è riuscita al commercialista aretino nella gara Fineco Cup con circa cento golfisti alla partenza: oltre a realizzare la hole in one Gino Faralli è stato premiato come miglior giocatore seniores (categoria dai 50 anni in su) del torneo. E nel corso della premiazione ha raccontato la piacevole sensazione provata e la storia di una doppia promessa non mantenuta. «Alla buca 15 la bandiera era a oltre 140 metri, in più c’era un po’ di vento contrario.

Così ho deciso di tirare un ferro 4 e ho visto che la palla è volata bene oltre il bunker ed è atterrata in green. Quando con i miei compagni siamo andati a giocare il secondo colpo non abbiamo trovato la mia pallina, così sono andato a guardare in buca ed è lì che l’ho trovata. E’ stata un’emozione indescrivibile». «Avevo detto- insiste Faralliche avrei smesso di giocare a golf se fossi riuscito a realizzare tre obiettivi: abbassare il mio handicap di gioco sotto i 10 colpi, fare eagle (una buca con due colpi in meno del previsto, ndr) e realizzare una hole in one.

Li ho centrati tutti e tre, ma siccome avevo anche detto che avrei smesso di lavorare a 40 anni e ne ho 63 e invece continuo a lavorare, allora ho deciso di non mantenere neanche la promessa golfistica«.

Molto conosciuto ad Arezzo per la sua attività professionale (ha uno studio in via Guido Monaco, nel quale lavorano anche due delle sue tre figlie, è stato presidente dell’Ordine dei commercialisti di Arezzo ed attualmentre è presidente della Fondazione dei dottori commercialisti), Gino Faralli è sempre stato un grande sportivo. Nel tennis è stato campione toscano juniores, è arrivato fino alla seconda categoria e ha introdotto al tennis anche le figlie.

Poi nel 1997, a 40 anni, il colpo di fulmine con il golf. «Ho iniziato al Casentino, il circolo di Poppi, con il maestro Amedeo Della Valentina. Mi sono sempre più appassionato e in un anno arrivo a fare anche più di 60 tornei«.

Dopo un periodo di appannamento , a Punta Ala Faralli ha vinto in seconda categoria nel torneo organizzato dalla Cantina Vignaioli di Scansano e due giorni dopo questo successo è arrivata la tanto agognata hole in one. E le gioie golfistiche vanno di pari passo con altri successi. «Sono un interista sfegatato, dopo il 5-0 in semifinale di Europa League allo Shakhtar Donetsk ho fatto fatica ad addormentarmi».