
L’ex sindaco Giorgio Valentini è tra i principali rappresentanti dell’associazione Casa Comune che accusa la giunta
MONTEVARCHI
Un duro attacco all’amministrazione comunale di Montevarchi, accusata di aver "partorito" un piano strutturale senza visione e con gravi lacune. "E sul rischio idraulico è sfumato un progetto da 60 milioni di euro". A lanciare strali al governo Chiassai, l’associazione Casa Comune che vede, tra i principali promotori, l’ex sindaco Giorgio Valentini.
L’atto d’accusa è esplicito: aver disegnato le linee guida della città del futuro senza contraddittorio e momenti partecipati e senza aver tenuto conto delle osservazioni dei cittadini e dei soggetti titolati a presentarle. Per l’associazione mancano alcune infrastrutture fondamentali per lo sviluppo sostenibile di Montevarchi e del Valdarno e si registra l’assenza di una pianificazione per contenere il rischio idraulico, per tutelare l’ambiente e incentivare la mobilità sostenibile.
Definita, poi, inopportuna, la scelta di cancellare l’istituto della perequazione. Riguardo al tema della messa in sicurezza del territorio, Casa Comune ha spiegato che le sei casse di espansione necessarie dovranno attendere il prossimo piano operativo, "con la speranza che, nel frattempo, non si debbano tamponare gli effetti di rischi già oggetto di valutazione – ha sottolineato l’associazione – Per rimanere in tema, era stato l’assessore Angiolino Piomboni, al nostro incontro pubblico dello scorso 5 aprile, a parlarci di un grosso progetto da 60 milioni di euro. Ebbene, accedendo al sito della Regione Toscana, abbiamo verificato che la dirigente responsabile aveva disposto in data 1 giugno 2023 di non procedere all’ulteriore corso di valutazione e quindi di archiviare l’istanza perché il Comune non aveva fornito, entro il termine richiesto, le necessarie integrazioni per perfezionare l’istanza. Pensiamo che i cittadini abbiano il diritto di sapere perché quel progetto non è andato avanti". Insomma, una bocciatura.
M.C.