
"Ho visto le fiamme avanzare" Rodi, Gaia racconta l’incendio che ha semidistrutto l’hotel Ma resta sull’isola per gli aiuti
di Lucia Bigozzi
Ha visto il fronte del fuoco avanzare ma nell’isola dove lavora da quattro anni si impara presto a convivere con gli incendi. E Gaia Rossi, 22 anni di Subbiano, con l’esperienza ha sviluppato gli anticorpi della reazione: sa come muoversi e conosce le tecniche per non correre rischi. Non nasconde "la paura del fuoco" che questa volta ha distrutto parte dell’hotel dove lavorava. Lei è animatrice per una catena di strutture ricettive a Rodi.
Un albergo affacciato sul mare a sud di Lindos, che fino a qualche giorno fa ospitava oltre mille persone, ora deserto. Tutt’intorno, terra nera, mangiata dalle fiamme.
Gaia ha reagito alla paura, insieme al team di operatori turistici: "Siamo stati evacuati e adesso alloggiamo in un albergo a Lindos". Ma il suo pensiero fisso, non è allo scampato pericolo "perchè noi stiamo tutti bene, siamo salvi". No, il chiodo fisso di Gaia sono gli abitanti dell’isola. "L’incendio che in molti sospettano essere doloso, colpisce al cuore l’economia dell’isola che si regge sul turismo. Guarda caso è accaduto alle porte di agosto, il mese clou per le presenze a Rodi".
Lei sta con la gente del posto "perchè ora hanno bisogno del nostro aiuto. C’è necessità di interventi di supporto da fuori per spegnere l’incendio che ancora è vivo. Molte famiglie hanno perso tutto. È necessario aiutare la popolazione a risollevarsi e a ricominciare".
Gaia è a Rodi da aprile per la stagione turistica che sull’isola greca va avanti fino a novembre. "Mesi nei quali i rodesi lavorano per poi affrontare l’inverno, più difficili dal punto di vista dell’economia". Lei ha deciso di restare. Nessun volo di rientro in Italia, perchè "il mio posto è qui con i greci che sono persone meravigliose".
Ricostruire, aiutare, ricominciare: sono le parole che declina con la forza dei suoi giovani anni pur in mezzo a un’esperienza che non aveva mai provato e che non dimenticherà perchè molta parte del sud dell’isola "è bruciata e le persone del posto hanno perso le loro attività. Abbiamo affrontato tutto insieme, con sconcerto ma con la forza di farcela e il senso di unità profondo che ci accomuna. Qui viviamo come in una grande famiglia, c’è molta condivisione e coesione tra la gente". È stata lei ad avvertire i genitori a Subbiano, prima che su tg e social girassero le immagini del fuoco che ha attaccato il sud dell’isola. E lo ha fatto per "rassicurare e dire le cose come stanno. Ho letto descrizioni apocalittiche, non è così. I danni sono ingenti ma drammatizzare, danneggia la popolazione".
Anche Gaia è pronta a ricominciare: nell’incendio che ha parzialmente distrutto l’hotel, ha perso il lavoro ma non si arrende: "Ho già contatti per riprendere l’attività. Ora la nostra attenzione deve essere rivolta agli abitanti dell’isola che sono persone squisite. Quando siamo scappati ci hanno aiutato, bagnandoci la testa con l’acqua. Noi non abbiamo corso pericoli perchè tutto è stato gestito in maniera corretta e intelligente. Ora, la priorità è aiutare loro a spegnere l’incendio".