Guccini a Gropina. L’organizzatore Marco Noferi risponde alle polemiche

Ha puntualizzato soprattutto gli aspetti dell’organizzazione. “C’erano 2.000 persone, era impensabile un afflusso del genere”.

Marco Noferi

Marco Noferi

Arezzo, 02 maggio 2024 – Marco Noferi, a capo della Cooperativa Agricola di Paterna, ha organizzato insieme ad Enzo Brogi l'evento del 25 aprile a Gropina. Ad una settimana di distanza dall'iniziativa, che ha suscitato, da un lato apprezzamenti, ma dall'altro polemiche, sia per l'organizzazione che per i contenuti della manifestazione, per giunta all'interno di una chiesa - ha deciso di intervenire, chiarendo alcuni aspetti della vicenda. Il can can mediatico e sui social, infatti, è stato notevole. Molti si sono lamentati perchè non sono riusciti ad entrare nella Pieve, altri hanno sottolineato come un luogo consacrato non possa essere destinato ad una iniziativa che è poi "diventata politica". E' l'opinione, ad esempio, rappresentata da Forza Italia di Loro Ciuffenna. "Avverto la necessità di ulteriori chiarimenti, poiché continuano a giungere commenti e anche critiche, non sempre in buona fede o non sempre ben informati", ha scritto Noferi. In primo luogo, l'organizzazione. "E’ vero che potevamo organizzare meglio, ma qualsiasi accorgimento non sarebbe stato sufficiente per affrontare un numero così alto di persone - ha spiegato - . La Pieve ne può ospitare 600-700, ed era stracolma. E non è certo un ambiente piccolo o inadeguato per un incontro culturale. Lo ritenevamo sufficiente, in tutta onestà, per quel tipo di iniziativa, ma evidentemente avevamo sbagliato le previsioni". A Gropina sono infatti arrivate oltre 2.000 persone da ogni parte della Toscana. E questo con una promozione assai contenuta e con previsioni meteo tutt'altro che rassicuranti.

"Alle 15, la Pieve era già piena, ed abbiamo rallentato il flusso delle navette, per interromperlo poco dopo e comunque avvertendo gli utenti del servizio che non c'era possibilità di ingresso - ha aggiunto Noferi - Nonostante ciò, per ore altre persone sono arrivate in autonomia, a piedi, attraverso strade e stradelle dei dintorni. Nessuno poteva prevedere un simile afflusso, né io né Enzo, e siamo rimasti stupiti e un po' stravolti. Certo, potevamo aver previsto un impianto esterno, ed abbiamo sbagliato a non pensarci, o eliminare dall'inizio le navette, ma comunque non sarebbe bastato. Stessa cosa per la sistemazione di uno schermo esterno: nei giorni precedenti avevamo provato a capirne la possibilità, ma la risposta è stata negativa per il rischio meteo e per difficoltà tecniche di collegamento". Secondo Noferi, nemmeno eliminare le navette, sarebbe bastato. "Ed è proprio questo l'argomento che vorrei provare ad evidenziare, a porre all’attenzione di tutti: com'è che una proposta nata alla fine di un pranzo, una suggestione tra amici, diviene d'un tratto un 'evento' , un appuntamento che attrae interesse e attenzione di migliaia di persone? Certo - ha aggiunto - l'affetto verso il Maestrone. Certo, il 25 aprile. Certo, la Pieve, Paolo Hendel, Andrea Scanzi, padre Bernardo e tutti gli altri ospiti. O forse la miscela tra tutti questi ingredienti? O non sarà stato piuttosto il bisogno, la voglia di stare insieme - finalmente - in quella giornata speciale, di ascoltare e cantare in quel luogo speciale, confortati dalla pietra materiale e - diciamolo- spirituale di Gropina? Forse sta qui la spiegazione, è di questo che abbiamo bisogno oggi, ed è di questo che è utile parlare: è il cuore di quel che è accaduto, è la domanda che potrebbe farci passare dalla recriminazione all'immaginazione e a buone proposte per il prossimo futuro". "E comunque è stato bello, bellissimo, una proposta di cui continuiamo ad essere orgogliosi - ha aggiunto - L'intervento di Sara, l'arguzia irriverente di Paolo Hendel, la forza religiosa e civile di padre Bernardo... Ma forse abbiamo perso l'occasione per qualche altro ragionamento, più ' alto' e più vicino al luogo ed al momento storico: la pace e la guerra, la libertà e le manovre che la insidiano, i giovani, le paure contemporanee... anche di questo è giusto che ce ne assumiamo la responsabilità, come organizzatori".

"Nessuno degli ospiti ha chiesto alcun compenso - ha puntualizzato Noferi - Non c'è stato alcun finanziamento, tolto il puntuale e lodevole supporto del Comune di Loro Ciuffenna per la logistica, le navette, il personale. Tutto il resto, tutto, è stato coperto con l'autofinanziamento dei promotori, e quindi la rimessa inevitabile rimane a carico degli organizzatori". Infine, gli attacchi. "Abbiamo letto e ascoltato in questi giorni un po' di tutto - ha detto Noferi - Ma un conto è l'amarezza di chi ha fatto tanta strada senza riuscire ad entrare, altro conto sono le considerazioni, le offese e le accuse, apparse su vari giornali e siti, riconducibili ad ambienti tradizionalisti e ' ultracattolici' - credo si possano definire così - o a comunicati di partiti e organizzazioni della destra. Provate a leggerli, si trovano facilmente su internet. Sono commenti che amareggiano per il tono livoroso, la ricostruzione arbitraria e spesso la falsità dei resoconti: si parla di 'bivacco', 'oltraggio ad un luogo consacrato', 'evento sacrilego col sottofondo di Dio è morto'.. Si attacca il vescovo ed il parroco per aver concesso la Pieve. È difficile rispondere, è faticoso - ha aggiunto Noferi - ma credo sia utile segnalare questi commenti e sperare che li leggano in tanti, perché capiranno più facilmente la differenza tra lo spirito dell’incontro e l’intolleranza, tra le parole di Papa Francesco ("giovani, siate rivoluzionari...") e la chiusura proterva e cattiva di certi ambienti del conservatorismo e della reazione religiosa. E anche scarsamente intelligente perché - come tutti sanno - il Vaticano trasmise tranquillamente "Dio è morto", già 60 anni fa!, a fronte della censura della Rai di stato. Censure e anatemi, al posto del dialogo: tutto si tiene". Noferi ha confermato che c'era una persona che ha alzato il pugno nel 'tumulto' finale, quando, tra gli applausi ed i saluti il clarinetto di Orio Odori, tentava una versione rarefatta di ' Bella ciao'. "Ma è questo che fa scandalo? - Si è chiesto - Per fortuna, ho in mente la faccia sorridente di preti del Valdarno, lì in chiesa, con gli operatori ed i ragazzi dei loro centri e degli oratori. Per fortuna, ho in mente le tante persone che ci hanno ringraziato per aver creato una situazione dove parole civili erano ospitate tra le mura millenarie della Pieve, dove poter parlare, lì, di spiritualità e Costituzione, di attualità e politica - che è la vita quotidiana - di ideali, di diritti, di impegno", ha concluso Marco Noferi.