FRANCESCO TOZZI
Cronaca

Green Day al gusto di Punkcake. La band apre il concerto a Firenze

Stasera la grande occasione con i mostri del rock: "Siamo preparati, aspettatevi un colpo di scena"

Lo scorso inverno la band valdarnese aveva raggiunto la semifinale di X Factor

Lo scorso inverno la band valdarnese aveva raggiunto la semifinale di X Factor

di Francesco TozziVALDARNOIl grande giorno è arrivato. I Punkcake, assieme all’altra band valdarnese dei Revue, apriranno il concerto dei Green Day al Firenze Rocks, tra i festival musicali più apprezzati. Dopo il successo di Guns n’ Roses e Korn, stasera è la volta del gruppo guidato da Billie Joe Armstrong, che promette di infiammare la Visarno Arena. Prima, però, si esibiranno Damiano Falcioni, Sonia Picchioni, Lorenzo Donato, Lorenzo Migliore e Bruno Bernardoni, conosciuti in tutta Italia per aver raggiunto la semifinale di X Factor 2024. Siete consapevoli di cosa vi aspetta oggi? "Non abbiamo ancora realizzato - ha spiegato Damiano - Fino a ieri abbiamo provato e buttato giù una scaletta più strutturata rispetto al solito, con tempi ben precisi da rispettare. Di solito, invece, non siamo molto professionali". Si tratta di un palcoscenico di respiro internazionale. "Stavolta non possiamo improvvisare". Stupirete il pubblico come da tradizione? "Qualcosa abbiamo studiato, vediamo se verrà recepito come uno dei nostri colpi di teatro sul palco". Come siete arrivati al Firenze Rocks? "È nato tutto per caso. Ho ricevuto una chiamata sul mio cellulare e da lì è nata la nostra partecipazione". Apprezzate i Green Day, tra i gruppi che hanno venduto di più nella storia? "Io e Sonia siamo stati tre anni fa ad un loro concerto, sempre al Firenze Rocks. Personalmente sono molto legato all’album Dookie del 1994. Per quanto negli ultimi anni abbiano accentuato la loro vena pop, ci sentiamo comunque molto affini a questa band. Sono altre le sonorità che rifiutiamo. Tra l’altro sono tra le poche formazioni musicali americane che stanno contestando apertamente le politiche di Trump, già dai tempi del Coachella". Anche voi però non le mandate a dire nel nuovo singolo. "Abbiamo finito di registrare l’album, che uscirà nei prossimi mesi, e nel frattempo è stato anticipato dal singolo ‘Voglio una fiat’, un po’ strano per quello che è il nostro stile, a partire dal fatto che è cantato in italiano e il cui ritmo ricorda una samba. Però sintetizza bene, grazie al testo, lo spirito del disco. Poi c’è Sonia che torna a cantare". È forse una mossa per avvicinare anche chi non è avvezzo al punk? "Sì e no, diciamo. È in linea con il nostro messaggio secondo il quale il punk non deve far paura, non è per forza un genere di nicchia. Può essere condiviso da molte più persone, per il contenuto e l’energia". È il vostro manifesto? "C’è un ironia di fondo utilizzata per affrontare temi ben più seri". Come sta andando il tour in giro per l’Italia? "Per la prima volta ci siamo trovati fuori della Toscana e ci stiamo divertendo un botto. La gente che viene ad ascoltarci ha capito ciò che vogliamo trasmettere, ossia divertimento libero".