Gli spazi visivi e fotografici di Luca Baldassari

Il fotografo romano Luca Baldassari espone la mostra Movimento e Radici alla Galleria Comunale di Arte Moderna e Contemporanea di Arezzo, utilizzando il foro stenopeico per creare immagini suggestive di viaggi e piante infestanti.

Gli spazi visivi e fotografici di Luca Baldassari

Gli spazi visivi e fotografici di Luca Baldassari

Luca Baldassari, fotografo alternativo, romano classe 1972, è il protagonista della mostra Movimento e Radici, visitabile fino al 21 aprile presso il pianterreno della Galleria Comunale di Arte Moderna e Contemporanea di Arezzo. La mostra è uno degli eventi del ricco calendario del progetto Galleria Aperta, curato da Marco Pierini e da Alessandro Sarteanesi. L’eccezionalità della fotografia di Baldassari è l’uso del foro stenopeico, che gli permette di costruire uno spazio visivo/fotografico in piena libertà con tempi di esposizione lunghi. Il foro stenopeico "come occhio è un amico formidabile", capace di "sorprendere", scrive Baldassari, "quel movimento" che spesso non riusciamo a cogliere. Il primo tema è il viaggio e il viaggio/in movimento. Da qui il titolo Movimentazioni, e incentrato nella rappresentazione dell’andamento dell’agire nello spostamento. Il secondo tema sono le piante infestanti, che per l’artista esse hanno un fascino unico per la loro adattabilità e resilienza. Attraverso tecniche di stampa alternative, le piante sradicate sono soggetti di una serie di lavori che non solo non sembrano fotografie, ma neanche vere stampe.

Liletta Fornasari