Gli industriali spingono la Due Mari: "Da Comune e Regione solo ritardi: avanti tutta col piano delle bretelle"

L’associazione di via Roma all’attacco: "Ricorrere al Tar per il tratto San Zeno-San Giuliano allontana l’approvazione definitiva. Ci sono stanziamenti per oltre 500 milioni che vanno sbloccati al più presto".

Spostano l’attenzione da Medioetruria, non partecipando alla firma del documento unitario delle categorie economiche a favore della stazione dell’alta velocità a Rigutino.

Confindustria Toscana Sud attende il report tecnico finale sull’infrastruttura ferroviaria e nel frattempo punta il dito sulla Due Mari. "La decisione del Comune di Arezzo di ricorrere al Tar rigettando la soluzione di una delle due bretelle (quella San Zeno-San Giuliano), ha rinviato l’approvazione del progetto definitivo nella Conferenza di Servizi di lunedì scorso, con l’avallo della Regione Toscana".

Per gli industriali, guidati da Fabrizio Bernini, è questo l’argomento principale su cui discutere: "Comprendiamo la posizione assunta dal commissario del governo in Conferenza di servizi perché la realizzazione della Due Mari non può prescindere dalle due bretelle".

L’associazione di via Roma si rivolge direttamente al Comune: "Ci domandiamo perché abbia proposto un percorso alternativo di una delle due bretelle solo in Conferenza di servizi, anziché inserirlo per tempo negli strumenti urbanistici e proporlo all’Anas in sede di revisione progettuale iniziata nel 2020".

Il rischio è quello di perdere come minimo ulteriori due anni o addirittura perdere l’opera: "Eppure Comune e Regione potevano lavorare per tempo, proponendo soluzioni alternative – insiste la nota di Confindustria – e collaborando con Anas e con i cittadini interessati dagli espropri per prevenire le problematiche che oggi i comitati lamentano. Un intervento tempestivo avrebbe soddisfatto le loro esigenze in modo migliore".

La revisione datata novembre 2022, non ha fatto altro che confermare il progetto approvato addirittura nel 2005 dal ministero dell’Ambiente in fase di Valutazione di impatto ambientale. Ci sono soldi da reperire al più presto: "Vogliamo ricordare che i finanziamenti stanziati dal contratto di programma 2016-2020 per il completamento della E78 nel tratto aretino sono di 512,41 milioni, di cui ben 328 nel tratto fra San Zeno e La Magnanina. Risorse destinate a finanziare un’opera fondamentale ma anche a produrre ricadute positive nell’economia".

Che fine faranno queste risorse? "Perché l’amministrazione comunale non ha chiesto anche il parere delle imprese prima di presentare il ricorso la Tar? Di tempo ce n’è stato anche troppo..." amminiscono gli industiali di Arezzo, Siena e Grosseto.