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Giulierini, inizia la scalata agli Uffizi. Si chiude l’esperienza a Napoli: "Anni fantastici, ora un’altra sfida"

Termina la prossima settimana l’incarico al museo Mann, a fine mese i colloqui per le Gallerie Fiorentine. Dieci candidati in lizza, competizione aperta. "Pronto a portare una ventata di toscanità in riva all’Arno". .

Giulierini, inizia la scalata agli Uffizi. Si chiude l’esperienza a Napoli: "Anni fantastici, ora un’altra sfida"

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"Concorro con entusiasmo alla candidatura per gli Uffizi, ma Napoli è sempre nel mio cuore". E forse ieri, il suo cuore si è stretto nella commozione di un percorso che finisce, senza possibilità di appello. Paolo Giulierini chiude la porta del Mann dopo averlo diretto, lanciato nell’Olimpo dei musei italiani e aver contribuito alla "promozione" tra le Gallerie nazionali di prima fascia. Lo fa dopo otto anni di impegno e passione, con una prospettiva davanti: concorrere alla guida degli Uffizi e delmuseo di Capodimonte. Sul suo profilo Facebook Giulierini, cortonese doc e molto legato alle sue radici aretine, ha annunciato la fine dell’esperienza: "Ho avuto il riscontro ufficiale del termine della mia prorogatio al giorno 14 novembre 2023. Con il cuore pensavo che questa data non dovesse mai arrivare, ma razionalmente ne ero consapevole. Sono stati 8 anni fantastici vissuti con colleghi e cittadini fuori dal comune. Posso solo dire grazie al Mann e a Napoli, nella speranza di poter tornare. Vi ho voluto e vi voglio bene. Tutto quello che potevo fare l’ho fatto". Ora il suo è tra i dieci nomi per gli Uffizi. Dieci candidati alla guida del primo museo in Italia, quello più visitato e in testa alle prenotazioni dei turisti, da tutto il mondo.

Verso gli Uffizi comincia la nuova corsa. Se per la direzione del Mann il bando è fissato ad aprile, Giulierini ha davanti la sfida più importante della sua carriera. E del resto, per lui, centrare l’obiettivo significherebbe tornare a lavorare nella città dove vive da oltre venti anni con la famiglia.

La sua scalata agli Uffizi è la stessa di altri competitor tra i quali Stefano Casciu, direttore del Polo museale toscano che al suo interno racchiude anche molte delle gallerie aretine. Un "osso duro" viene definito nell’ambiente, ma nella sfida si sa, ciascuno gioca le proprie carte puntando sul valore aggiunto fatto di competenza ed esperienza. E Giulierini può vantarne un lungo elenco. Ha già presentato la domanda di candidatura a luglio e a fine mese dovrà affrontare le "forche caudine" del colloquio, previsto dalla procedura. Poi da quel passaggio, la corsa si farà più serrata perchè la rosa dei candidati si restringerà a tre contendenti sui quali l’ultima parola spetterà al ministro dei beni culturali Gennaro Sangiuliano.

Un traguardo ambizioso e ambito, non impossibile, una sfida aperta per lui che alle sfide è abituato. La rinascita del Mann è opera sua e di uno staff che Giulierini ha saputo motivare verso un unico obiettivo: divulgare la bellezza e il valore delle opere che custodisce, avvicinarle a un pubblico sempre più vasto, con in testa l’attenzione ai giovani e una comunicazione accattivante sui social.

"Raggiungere il traguardo per gli Uffizi sarebbe un’opportunità straordinaria, frutto del lavoro importante fatto a Napoli. Vorrei portare agli Uffizi la mia esperienza ma anche un pizzico toscanità in una città in cui vivo da venti anni, senza dimenticare la mia Cortona e gli amici di Foiano". Che lo attendono al Book Festival: sarà la star degli incontri con gli autori in calendario il 17 novembre. Giulierini presenterà il suo libro "L’Italia prima di Roma". Evento che si annuncia tra i più attesi e coincide con la marcia di avvicinamento verso gli Uffizi. Mentre a Napoli gli chiedono di restare al timone del Mann.

Lucia Bigozzi