Sant’Andrea, Martino alza l’asticella "Per battere Cicerchia e Scortecci non basta un centro: ne servono 5"

L’allenatore Gianni conosce bene la coppia gialloblù: "Non basta la tecnica, è fondamentale il carattere". Per questo sta lavorando sulla testa di Marmorini e Montini: "Si impegnano molto, ce la possono fare"

Al centro Martino Gianni tra i giostratori di Sant’Andrea Saverio Montini e Tommaso Marmorini

Al centro Martino Gianni tra i giostratori di Sant’Andrea Saverio Montini e Tommaso Marmorini

Arezzo, 24 marzo 2023 – «Prendere il centro non basta: per battere Elia Cicerchia e Gianmaria Scortecci, ce ne vogliono almeno cinque di fila". Martino Gianni, tornato a Sant’Andrea come allenatore, spinge sull’acceleratore nella preparazione di Tommaso Marmorini e Saverio Montini, puntando oltre che sull’aspetto tecnico su quello psicologico. Allenamenti tre volte alla settimana (lunedì, mercoledì e sabato), tanto lavoro in piano con i cavalli, consigli tecnici su come impostare il tiro, ma anche pressione per tirare fuori il carattere dei giovani giostratori.

«Conosco bene Elia e Gianmaria - dice Gianni - ho trasmesso loro la giusta tecnica, ho dato consigli, abbiamo lavorato tanto e siamo stati tanto insieme. Ma poi alla fine il carattere ce l’hanno messo loro. Ognuno ha il suo e io non posso certo cambiarlo". Un passo in più indispensabile per diventare davvero campioni sulla lizza. "Ho chiesto a Montini e Marmorini: siete in grado di fare quello che fanno Cicerchia e Scortecci? Di trovare il carattere e le motivazioni per fare una sfilza di 5? Mi hanno risposto che ce la possono fare. Non sarà facile, dobbiamo lavorare tanto e solo la piazza ci dirà a che livello siamo arrivati".

«Quest’anno assisteremo ad una grande sfida - continua l’allenatore biancoverde – i quartieri si stanno preparando tutti molto bene per cercare di competere con Santo Spirito. Il livello degli avversari è altissimo e questo è uno stimolo in più anche per me, per cercare di fare sempre meglio".

Grinta e tanto lavoro anche sull’aspetto psicologico, quasi da far passare in secondo piano la scelta del cavallo giusto per la Giostra. "Non ne abbiamo parlato - sorride - al momento giusto ognuno sceglierà il cavallo con il quale si sente più sicuro e ha maggiore feeling. Con il lavoro che abbiamo impostato e stiamo portando avanti settimana dopo settimana ogni cavallo è buono per correre Giostra. E questo lo hanno notato anche i ragazzi".

L’ex Re della Piazza è riuscito così a creare tanta fiducia e serenità nelle scuderie biancoverdi a Peneto. E tutti sono entusiasti del suo lavoro. A cominciare dal capitano Andrea Gavagni: "Martino è un trascinatore - ammette - ed ha creato tanto entusiasmo soprattutto tra i giovani che, come me, non lo conoscevano di persona. I nostri giostratori si trovano molto bene con lui e s’impegnano tantissimo".