REDAZIONE AREZZO

Giostra col cartellone sbagliato. Sarà corretto già a settembre

Manca solo l’ufficialità ma la scelta è fatta: il braccio verticale del bersaglio più stretto di 4 millimetri sarà modificato in tempo per la prossima edizione. Il via libera dei rettori.

Il cartellone del Buratto sarà corretto già per l’edizione del 7 settembre

Il cartellone del Buratto sarà corretto già per l’edizione del 7 settembre

Non è più un’ipotesi: il Buratto avrà un nuovo cartellone già per l’edizione del 7 settembre. Manca solo l’ufficialità alla decisione tanto attesa: i settori verticali del bersaglio, il 4 e il 2, saranno ristampati con le misure corrette, 4,7 centimetri come prevede il regolamento tecnico della Giostra del Saracino. Addio dunque ai famigerati 4,3 centimetri che da un quarto di secolo accompagnavano la sfida al Buratto, falsando di fatto la regolarità della sfida più amata dagli aretini. È un risultato che porta la firma della pressione esercitata in queste settimane da La Nazione: la denuncia pubblica dell’anomalia, che era emersa durante la trasmissione La Tavolata del Lanzi su Amaranto Channel, ha costretto l’organizzazione a intervenire. L’errore non poteva più restare sotto traccia: sarà la Consulta dei Quartieri a fine settimana a ratificare la scelta che è già fatta e che ha bisogno dei tempi tecnici per la stampa dei nuovi cartelloni che debutteranno in prova e nella Giostra del 7 settembre.

La storia è nota: nella riscrittura dei regolamenti andata avanti per tutta la stagione invernale era emerso che la colonna verticale del tabellone del Buratto era più stretta del dovuto. Quattro millimetri in meno che, in una sfida di precisione come il Saracino, fanno una bella differenza. Il rischio che anche l’edizione di settembre si corresse con lo stesso difetto aveva scatenato discussioni e divisioni. C’era chi invocava il rinvio al 2026 per non modificare all’ultimo le condizioni di gara, e chi invece chiedeva di ristabilire subito la correttezza regolamentare. Alla fine ha prevalso la seconda linea. Il cartellone sarà sostituito. Senza se e senza ma.

I tempi tecnici ci sono tutti: ristampare la targa non è un’operazione complessa né costosa. In pochi giorni sarà possibile realizzare un nuovo bersaglio con le misure corrette e ufficializzarne l’utilizzo. Non sarà dunque settembre a segnare un’altra Giostra fuori norma, ma la data del ritorno alla regolarità. Il cambio non è indolore. I giostratori, da anni abituati a colpire un bersaglio ridotto, avranno pochi giorni per adattarsi. Ma si tratta di una transizione necessaria. In effetti non è la prima volta che la Giostra affronta aggiustamenti in corsa: basti pensare al 2011, quando in piena estate fu modificato il regolamento per stabilire che la lancia sbattuta sui muri di Borgunto prima della partenza non avrebbe portato al raddoppio del punteggio. Allora nessuno gridò allo scandalo, anzi: fu considerata una scelta di buon senso per evitare tempi morti. Perché, allora, si sarebbe dovuto aspettare un altro anno di Giostra falsata dal 4 verticale più stretto?

Federico D’Ascoli