LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Giani, annuncio a sorpresa: "Scuola regionale di pace"

Il governatore consegna a Rondine il riconoscimento di Agenzia formativa "Esperienza unica al mondo". Il patto con Nardella, le parole del figlio di Segre.

Giani, annuncio a sorpresa: "Scuola regionale di pace"

Giani, annuncio a sorpresa: "Scuola regionale di pace"

"Firenze ha un legame profondo con Rondine, rafforzato dalla recente manifestazione a Palazzo Vecchio. Rondine un’utopia? Tutte le grandi idee all’inizio lo sono state, allora viva l’utopia". Dario Nardella rinsalda il patto con Rondine, come aveva già fatto un mese fa nel Salone dei Cinquecento, accogliendo i ragazzi della Cittadella, per la prima volta testimoni di un percorso faticoso, lungo i tornanti del dolore e dell’orrore della guerra che devasta i Paesi dai quali arrivano: Ucraina, Russia, Israele e Palestina. Quattro storie di rinascita che a Rondine hanno trovato la risposta. Quella che ora, ciascuno di loro, tradurrà in progetti concreti quando tornerà casa. All’arrivo dei quattromila marciatori c’è anche il governatore Eugenio Giani. Che viene a portare una novità, quasi il sigillo dopo ventisei anni nella trincea della pace da costruire, ostinatamente, pervicacemente, cambiando paradigma: dialogo, sempre e comunque, ripete Franco Vaccari dal prato dove i giovani incontrano Liliana Segre nel video che porta Milano a Rondine e azzera le distanze. "È un’esperienza unica al mondo, è per questo che la Regione ha varato una delibera che la nomina agenzia formativa sull’educazione alla pace". Un riconoscimento che conferma il valore del progetto e apre una nuova strada al cammino della Cittadella. Emozionato all’apertura dell’Arena di Janine il figlio di Liliana Segre, Alberto Belli Paci. "La sfida è trasformare un dolore spaventoso, e chi è figlio della Segre lo ha respirato con il Dna, in energia positiva. E trovo che Rondine sia un laboratorio speciale di dialogo e di confronto continui". Perchè "l’ostacolo maggiore alla pace oggi è la totale mancanza di dialogo. Le persone devono parlare tra di loro, confrontarsi, misurarsi e disarmarsi. Questo si impara a Rondine". Un lavoro costante, che incrocia la quotidianità, i rapporti in famiglia, a scuola, al lavoro. Superare il conflitto con il confronto, riconoscendo nell’altro non un nemico ma una persona. Le istituzioni sono tutte sul prato della Cittadella a confermare sostegno e vicinanza: dall’Ufficio Scolastico regionale al rettore dell’Università di Teramo che lancia un’iniziativa per gli studenti che sperimenteranno Rondine. Dall’Arena di Janine parte un altro cammino che porta le parole di Liliana Segre sui passi dei ragazzi. Che non si arrendono.