LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Si alza lo scudo delle vetrine, tam tam per bloccare i colpi ad Arezzo

Prende corpo la difesa partecipata dai negozianti al comandante dei vigili. I 16 referenti da Poponcini. Rossi: “Siamo pronti ma Saione non è il Bronx”

Alberto Rossi, titolare della storica macelleria di Via Vittorio Veneto

Alberto Rossi, titolare della storica macelleria di Via Vittorio Veneto

Arezzo, 26 giugno 2025 – Un tam tam online, no stop. Una rete che ramifica in tutte le zone della città e si distende come uno scudo soprattutto su quelle dove il pericolo di raid o azioni violente è più alto. La “abitano” sedici commercianti, capofila dell’esercito di “sentinelle” del territorio che segnaleranno agli uomini della polizia locale e delle forze dell’ordine, episodi che richiedono un intervento. Si chiama “sicurezza partecipata” la rete cucita sulla città dal prefetto Clemente Di Nuzzo insieme al comando della Polizia municipale e Confcommercio. Tra una settimana il vertice dei sedici referenti delle zone sotto osservazione con il comandante Aldo Poponcini. “Saranno messe a punto le modalità attraverso le quali eseguire le segnalazioni in tempo reale quando ne ravvisiamo l’urgenza e la necessità”, dice Alberto Rossi storico titolare della macelleria di via Vittorio Veneto: da 42 anni le sue vetrine sono occhi puntati sull’area che collega la parte finale del Corso al quartiere Saione. “In tutti questi anni non è accaduto niente di grave, ma certo i bivacchi di persone che si aggirano per le vie del quartiere con bottiglie di alcolici in mano, creano una sensazione di abbandono, di degrado che poi porta alla percezione di insicurezza. È molto importante lo strumento operativo che partirà a giorni perché noi commercianti che siamo qui ogni giorno conosciamo le dinamiche della zona e siamo in grado di fornire indicazioni precise su eventuali situazioni di pericolo”.

Vigilanza discreta ma capillare e quotidiana con un duplice obiettivo: aprire un canale diretto di scambio di informazioni con la polizia municipale e le forze dell’ordine e allo stesso tempo esercitare un’azione di deterrenza nei confronti dei malintenzionati, che da ora in poi sanno di essere sotto osservazione. Attenzione però a “catalogare Saione come il Bronx, non è affatto così. Lavoro qui da sempre e conosco bene questa realtà, ci sono zone con situazioni più critiche per la presenza di persone che vivono di espedienti e provano a fare furti o si comportano in maniera arrogante al supermercato piuttosto che per strada, oltre a determinati punti dove avviene lo spaccio di stupefacenti. Agiscono senza il minimo rispetto delle regole e questa tendenza va corretta per evitare una degenerazione” spiega Rossi, vicepresidente di Confcommercio.

Ora si cambia passo, e si cammina lungo la traccia di un’azione coordinata e permanente che nei piani di Prefettura e Comune dovrebbe consentire di stringere le maglie della rete di protezione sulla città. “In via Vittorio Veneto ci sono tante attività commerciali importanti e di livello con gente seria e motivata a rilanciare questa area a ridosso del centro. Siamo tutti impegnati nell’avvio del nuovo strumento operativo in sinergia con la polizia municipale e le forze dell’ordine, consapevoli che se vogliamo una città a vocazione turistica, e i numeri stanno confermando la crescita in questa direzione, è altrettanto vero che i primi a starci bene dobbiamo essere noi; perché il nostro benessere si trasmetterà in termini di accoglienza, decoro e attività di livello, anche a chi sceglie Arezzo per una vacanza. E magari ci torna”.