
L’inseguimento che ieri mattina ha tenuto col fiato sospeso il Casentino. si è poi concluso con l’arresto di un georgiano, ora libero con obbligo di firma
POPPI
Quindici chilometri di fuga a tutta velocità, dalla Consuma fino a Poppi, tallonato dalle gazzelle del Radiomobile di Bibbiena. Una scena da film.
È l’inseguimento che mercoledì mattina ha tenuto col fiato sospeso il Casentino e che si è concluso con l’arresto di un georgiano di 37 anni, già noto alle forze dell’ordine e pluripregiudicato per furti.
L’uomo, domiciliato a Pisa, non si è fermato all’alt dei carabinieri durante un servizio di controllo ed è scappato cercando di seminare le pattuglie lungo la statale.
Due equipaggi, coordinati dalla Compagnia di Bibbiena al comando del capitano Domenico Gaudio, si sono lanciati all’inseguimento riuscendo infine a bloccarlo a Poppi, dopo una corsa spericolata che ha attraversato buona parte della vallata. Una volta fermato, per il 37enne i guai non sono finiti.
Al momento dell’identificazione ha infatti mostrato un documento falso, cercando di fornire generalità diverse dalle proprie. Addosso e nel veicolo i militari hanno trovato una vera e propria dotazione da "professionista del furto": una busta schermata per eludere i sistemi antitaccheggio, strumenti per rimuovere etichette di sicurezza e alcuni grimaldelli.
Per lui è scattato l’arresto con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale, possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli e false generalità. Materiale che, secondo gli inquirenti, dimostra chiaramente la destinazione d’uso per compiere colpi in abitazioni e negozi.
La fuga e la reazione all’alt dei carabinieri hanno aggravato il quadro accusatorio, già reso pesante dai numerosi precedenti penali specifici.
Ieri mattina l’uomo è comparso davanti al giudice del tribunale di Arezzo per la direttissima, assistito dall’avvocato Cristiano Locci che ha chiesto un termine a difesa.
L’arresto è stato convalidato ma l’imputato è stato scarcerato, con l’applicazione della misura cautelare dell’obbligo di firma alla stazione carabinieri di Pisa, dove risiede. La sentenza è fissata per il 22 ottobre. Quella di ieri rappresenta la quarta direttissima celebrata nell’ultimo mese al tribunale di Arezzo per arresti messi a segno dalla Compagnia di Bibbiena, tra furti e spaccio di droga.
Luca Amodio