MARIA ROSA DI TERMINE
Cronaca

Fimer, incontro sul piano di rilancio. Qui una parte della filiera dell’auto

Previste nuove produzioni. I sindacati monitoreranno l’andamento e lo sviluppo concreto del percorso

Si apre un capitolo nuovo per la Fimer, pronta verso il rilancio

Si apre un capitolo nuovo per la Fimer, pronta verso il rilancio

Lo stabilimento di Terranuova Bracciolini diventerà il cuore pulsante della Fimer.

E’ l’obiettivo dichiarato dei nuovi proprietari, la Ma Solar Italy Limited, società di diritto inglese del gruppo Mc Laren Applied, ribadito ieri nel primo incontro con Rsu, organizzazioni sindacali di categoria, commissari straordinari, esponenti della Regione Toscana e il sindaco della città valdarnese Sergio Chienni. Un vertice conoscitivo, dopo l’annuncio di fine novembre del Ministero delle Imprese e del Made in Italy che autorizzava l’assegnazione dell’industria in amministrazione straordinaria al nuovo titolare e la ricezione della Pec che comunicava la procedura di consultazione sindacale per la cessione.

Il confronto che inaugura la fase del rilancio atteso per la fabbrica è servito agli acquirenti per illustrare a grandi linee il business plan, spiegano i rappresentanti dei 260 lavoratori in forza all’impresa specializzata nel produrre e commercializzare inverter per il fotovoltaico.

Ma Solar ha sottolineato "la forte volontà di tenere il mercato solare e lo stabilimento di Terranuova Bracciolini al centro del piano industriale di rilancio", che verrà approfondito in ulteriori incontri ancora da calendarizzare nelle settimane a venire. Non solo, perché un’altra novità di rilievo è l’intenzione di portare in Valdarno nuove produzioni.

L’ipotesi è di convogliare nel sito terranuovese una parte di prodotti, al momento non specificati, del comparto Automotive – Motorsport di cui McLaren Applied è leader nella ricerca di soluzioni all’avanguardia nella filiera automobilistica.

"Siamo arrivati finalmente alla chiusura di un lungo e assai tortuoso percorso – ha spiegato Federica Montaghi(nella foto) della segreteria Uilm Uil Firenze – Arezzo - e adesso comincia la partita vera.

Ogni passaggio sarà monitorato costantemente dal sindacato per capire l’andamento e lo sviluppo concreto del percorso". Che inizierà ufficialmente il 9 gennaio del prossimo anno con la consegna dell’azienda chiavi in mano ai neo titolari.

Entrando nel merito della riunione l’esponente delle tute blu ricorda che i compratori hanno ripetuto quanto messo nero su bianco in precedenza, ovvero il mantenimento dei dipendenti in essere per 3 anni, al posto dei 2 indicati nella gara; l’incremento salariale del 2 per cento e l’investimento di partenza di 26 milioni di euro ai quali strada facendo ne saranno aggiunti altri 30.

"Non sarà necessario ricorrere alla cassa integrazione - ha concluso la sindacalista - perché gli ordini non mancano e la scadenza del cambio di testimone è imminente".

Commentando l’esito dell’incontro Valerio Fabiani, consigliere per lavoro e crisi aziendali di Eugenio Giani ha rimarcato come la soluzione rappresenti una "vittoria per il territorio" e per le istituzioni che hanno marciato compatte in questi anni della vertenza. "Mi pare davvero che la nuova proprietà abbia colto il valore e le potenzialità di Fimer – ha chiosato - e che sia una buona notizia anche per il vasto indotto di questa industria nel Valdarno".