Fimer, incontro con la proprietà. A breve il nuovo piano industriale

Torna a riunirsi a palazzo Strozzi Sacrati a Firenze il tavolo regionale sull’azienda: presenti sindaco e sindacati

Una manifestazione dei dipendenti della Fimer

Una manifestazione dei dipendenti della Fimer

Terranuova (Arezzo), 16 maggio  2023 – A poco più di dieci giorni dall’archiviazione, da parte del Tribunale di Arezzo, del procedimento per la revoca del concordato della Fimer e dalla formalizzazione dell’accordo con il nuovo investitore questa mattina, a Firenze, torna a riunirsi in palazzo Strozzi Sacrati il tavolo regionale sull’azienda di Terranuova.

E’ stato infatti convocato da Valerio Fabiani, consigliere speciale per il lavoro e le crisi aziendali, un tavolo in seduta plenaria con istituzioni – oltre alla Regione il sindaco di Terranuova Bracciolini, Sergio Chienni – le organizzazioni sindacali, il Cda dell’azienda, Marc Meyohas, fondatore e Managing Partner del Fondo Greybull, Nick Fry, presidente di McLaren Applied e Sam Hancock, ’ex pilota McLaren che gestirà direttamente in stabilimento a Terranuova la riorganizzazione di Fimer. Previsto, nel corso della mattinata, anche l’incontro con il presidente Eugenio Giani.

Nei prossimi giorni dovrebbe essere presentato il nuovo piano industriale e arriveranno in Valdarno i rappresentanti del colosso inglese. Le istituzioni hanno ribadito, a più riprese, che i prossimi saranno comunque mesi delicati e sarà necessario vigilare affinché l’attuale proprietà e il Cda collaborino pienamente col nuovo investitore.

Intanto la Confartigianato chiede attenzione anche per le aziende dell’indotto. Il presidente della delegazione aretina Maurizio Baldi, dopo aver sottolineato che il salvataggio della Fimer e l’iniezione di liquidità effettuata dal nuovo investitore Greybull-McLaren ha fatto tirare un grande sospiro di sollievo, ha posto l’accento sulle imprese che lavorano con lo stabilimento terranuovese. "Parliamo di aziende nel territorio che costituiscono un fattore fondamentale per la produzione, l’approvvigionamento e l’assistenza della Fimer – ha detto Baldi – Vogliamo essere fiduciosi e per questo siamo certi che il dialogo con i vertici dell’azienda continuerà ad essere proficuo, in ballo c’è la sopravvivenza di numerose imprese e di oltre 200 dipendenti. Forza lavoro e professionalità che sono essenziali per dare energia al motore della Fimer. Per questo – ha proseguito Baldi – le aziende dell’indotto non vogliono essere lasciate indietro".

L’associazione di categoria ha poi voluto sottolineare il già grande sforzo messo in campo da quelle imprese, "alle quali è stato trasmesso dal giudice un accordo di concordato sui crediti tra il 5 e il 10%". "L’augurio – ha concluso – è che sia l’inizio di un nuovo percorso che veda la Fimer confermarsi una eccellenza e il Valdarno il motore di questa rinascita".