MARIANNA GRAZI
Cronaca

Ladri con lo spray al peperoncino. In discoteca sparsicono cellulari

È successo al Class 125, dove alcune ragazze non hanno ritrovato i loro smartphone una volta rientrate "Usano le bombolette per creare il panico e mentre tutti corrono verso le uscite loro ne approfittano per rubare".

I furti sono. quando nella discoteca c’erano più di 300 persone che si sono accalcate verso le uscite quando è stato spruzzato lo spray al peperoncino

I furti sono. quando nella discoteca c’erano più di 300 persone che si sono accalcate verso le uscite quando è stato spruzzato lo spray al peperoncino

Prima il panico, poi la rabbia. Una notte di divertimento finita nel peggiore dei modi quella di alune ragazze e ragazzi che venerdì sera erano andati alla discoteca Class 125 in centro ad Arezzo per passare insieme una serata e sono stati derubati durante il caos provocato da qualcuno che ha spruzzato spray al peperoncino in mezzo alla calca della pista.

Un copione che si ripete spesso: "Ormai almeno una volta al mese in zona. Qui era già capitato a novembre, usano lo spray al peperoncino per creare il panico e mentre la maggioranza delle persone si accalca alle uscite loro si prendono le cose rimaste incustodite e vanno via indisturbati", racconta una ragazza di 19 anni tra le vittime dei ladri due sere fa al Class 125. Un fatto che sembra proprio preordinato per creare il caos e scappare indisturbati con il bottino raccolto i proprietari e la sicurezza è distratta da altro. Proprio come in questa occasione.

"Hanno usato lo spray e subito si è creata una gran confusione, tra gente che stava male e tossiva e la calca per uscire. Erano circa le 2 di notte - ricorda la 19enne - il clou della serata, c’erano più di 300 persone dentro. Per fortuna nessuno si è fatto male, siamo stati una decina di minuti nell’ingresso esterno della discoteca e poi ci hanno fatto rientrare. Mi sono accorta subito di non avere il cellulare con me e non era nella borsa. Ho pensato mi fosse caduto, sono tornata fuori a cercarlo ma quando ho provato a chiamarlo non suonava, come se fosse stato staccato e lì ho capito che lo avevano rubato, perché era carico e io non lo avevo spento".

Prima ha chiesto aiuto ai buttafori e ai gestori, che però non avevano notato nulla né trovato il suo cellulare e quello di altre che come lei hanno fatto l’amara scoperta una volta rientrate. La ragazza si è quindi rivolta al 112. "Mi hanno detto che avrei dovuto denunciare il furto la mattina. Così col mio avvocato abbiamo fatto querela contro ignoti in questura, chiedendo poi alla società che gestisce la discoteca di conservare le immagini delle telecamere per cercare di vedere se da quei filmati è possibile individuare chi ha commesso i furti, anche se credo sia difficile perché spesso nemmeno funzionano. Ma questo può essere anche di stimolo per potenziare i sistemi di sicurezza della discoteca", conclude.