
Filmò Sandrelli mentre bruciava. Chi mise il video sui social rischia il processo per omesso soccorso
Omissione di soccorso perché "non si è fermato per prestare soccorso e non ha chiamato il 112". Lo ha lasciato divorare dalle fiamme, senza fare niente, o peggio, mentre il cortonese, famoso pittore, Francesco Sandrelli era diventato una torcia umana lui, Adriano S. qualcosa faceva: lo riprendeva con il telefonino, commentando, pensando già di postare tutto sui social. Lo fece poco dopo, inviandolo anche a Welcome to Favelas, sito e pagina Instagram. Quel video agghiacciante inizia con l’immagine di una colonna di fumo davanti a lui, poi la sequenza dell’auto in fiamme e il commento "Questo lo mandiamo a Welcome to Favelas".
Ieri le indagini della Procura di Roma si sono concluse e la Pm che le ha coordinate, Silvia Sereni, ha formalizzato l’accusa nei confronti dell’automobilista che quel giorno, era il 6 marzo, all’altezza dei Casal del Marmo, non ha soccorso Sandrelli avvolto dalle fiamme divampate a seguito di un cortocircuito alla sua Golf.
"A zi’ hai pijato foco?", "Senti che caldo, mamma mia" urla Adriano S.. L’amico con lui, alla guida dell’auto, alla vista di quanto stava accadendo aveva accostato lungo la corsia d’emergenza, non per soccorrere il povero Sandrelli, ma per poter riprendere con il cellulare la morte in diretta di un uomo. Entrambi sono impassibili davanti a quella scena agghiacciante. Riprende, grida, mentre sul telefonino scorrono gli ultimi, disperati movimenti di Sandrelli, avanti e indietro, nella ricerca, vana, di spegnere da solo le fiamme. Ma le ustioni che riporta sono gravissime e non gli lasciano scampo. Sandrelli muore a 53 anni in un ospedale della capitale, dopo circa un mese di agonia.
Dopo la morte, la procura di Roma aprì un fascicolo, le indagini portarono a individuare l’uomo autore del video che fu iscritto nel registro degli indagati. Adesso il Pm ha chiuso quelle indagini perché è arrivato a dare una risposta, affermativa, alla sua domanda: se vi fu omissione di soccorso da parte dell’autore del video che avrebbe potuto chiamare i soccorsi, guadagnando minuti preziosi per salvarlo.