LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Fiera, ottobre dei miracoli. Oltre trentamila in centro

Bagno di folla record per l’autunno: vuoti in piazza Grande a causa di Parma. Rush ancora in città: punta un baule, era già venduto. Code a tutti i locali.

Fiera, ottobre dei miracoli. Oltre trentamila in centro

Fiera, ottobre dei miracoli. Oltre trentamila in centro

Quel baule stile anni ’40, in legno e foderato di tessuto lo ha stregato. La foggia, certo, ma anche quel timbro Usa lo ha s tregato. Al punto da non resistetere all’acquisto. Geoffrey Rush ha attraversato il percorso dell’Antiquaria in lungo e in largo e ha scelto di restare in città per l’intero fine settimana. Due giorni a curiosare tra i banchi degli antiquari, concentrando l’attenzione sopratutto tra Piazza Grande e via dell’Orto. È qui che l’attore australiano premio Oscar, ha notato il baule e se n’è invaghito."Voleva acquistarlo, era determinato perchè gli piaceva molto ed era affascinato anche dalla storia che lo rende un oggetto particolare", spiega Simonetta con il sorriso di chi ha incontrato un attore da Oscar. Il baule apparteneva a una signora fiorentina che nel dopoguerra ha affrontato il viaggio di tanti emigranti italiani, quello della speranza, della ripartenza, del futuro da costruire lontano dalle macerie e dalla miseria: destinazione New York.

Un incontro, un intreccio di storie: l’ennesimo regalo di un’Antiquaria che incornicia un’edizione da record. Oltre trentamila visitatori lungo il percorso espositivo: folla in centro, code ai locali nel primo giorno di ottobre, un risultato che supera pure il trend d’autunno di un anno fa. Buoni affari, antiquari soddisfatti anche se la "zampata" di Parma ha lasciato il segno.

Sopratutto in Piazza Grande, dove i "vuoti" hanno lasciato scoperta la parte centrale e il colpo d’occhio non è stato quello di sempre. Almeno una decina di antiquari hanno scelto la fiera di Parma e lasciato spazi liberi che neppure gli spuntisti hanno voluto riempire. Un fatto strano, se si pensa a Piazza Grande, uno dei luoghi strategici, ambito dai titolari dei banchi. Probabilmente tra gli antiquari si sta facendo strada una valutazione destinata a ribaltare i piani tradizionali, cioè la scelta di punti espositivi in grado di catalizzare più persone. È come se studiassero i flussi dei visitatori per individuare gli spazi migliori nei quali presentare le proprie collezioni. E non è stato difficile osservare il pienone in via Ricasoli, o in via Cavour e in una delle vie più gettonate: via Guido Monaco, vero snodo dell’Antiquaria nei flussi degli appassionati. Non stupiscono, invece, i vuoti ormai ricorrenti alla Badia e in via Cavour: tolte agli artigiani e destinate agli antiquari senza posto fisso ma che preferiscono altre zone del centro. La fiera di ottobre si conferma anche l’edizione dei turisti dall’Europa e dagli States. "Se non fosse per gli stranieri, qui non si batterebbe un chiodo", commenta amaro un antiquario di via dell’Orto. Lui ha fatto buoni affari ma gran parte dei clienti parlavano inglese.