GAIA PAPI
Cronaca

Festasaggia inizia da Raggiolo. Lo spettacolo della transumanza tra i borghi e i monti dell’Appennino

Domani la grande apertura della nuova edizione: 17 tappe e 60 appuntamenti sul territorio tosco-emiliano

Inizia domani in Casentino, con la Festa della Transumanza di Ortignano Raggiolo, insieme a La Brigata di Raggiolo, l’edizione 2025 di Festasaggia. Il programma accompagnerà i visitatori fino al 6 gennaio 2026, con l’evento conclusivo

Inizia domani in Casentino, con la Festa della Transumanza di Ortignano Raggiolo, insieme a La Brigata di Raggiolo, l’edizione 2025 di Festasaggia. Il programma accompagnerà i visitatori fino al 6 gennaio 2026, con l’evento conclusivo

Inizia domani in Casentino, con la Festa della Transumanza di Ortignano Raggiolo, insieme a La Brigata di Raggiolo, l’edizione 2025 di Festasaggia, il progetto che celebra cultura, ambiente e comunità tra le montagne dell’Appennino Tosco-Romagnolo. Dopo l’anteprima al Corniolo, il programma accompagnerà i visitatori fino al 6 gennaio 2026, con l’evento conclusivo dedicato alla farina di San Godenzo.

Diciassette le tappe previste, distribuite tra le vallate di due regioni, grazie all’impegno dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino e del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, con la collaborazione di Slow Food Toscana ed Emilia-Romagna. Festasaggia non è solo una rassegna di feste paesane, ma un vero percorso culturale, gastronomico ed ecologico. L’edizione 2024 ha registrato numeri importanti: 30mila fruitori stimati, 60 eventi, 80 produttori coinvolti e ben 25 prodotti locali valorizzati. Quest’anno si punta a consolidare questi traguardi con la stessa filosofia: promuovere la qualità del territorio, rafforzare l’identità culturale e sostenere le micro-economie locali.

I criteri di selezione degli eventi mettono al centro il rispetto per l’ambiente, l’utilizzo di prodotti del territorio, la riduzione dei rifiuti, la valorizzazione del volontariato e della socialità. Tra gli obiettivi: incentivare collaborazioni tra produttori e feste, promuovere i piatti tipici, stimolare lo scambio tra le comunità.

"Festasaggia è un progetto che unisce persone e territori in una visione condivisa – afferma Antonio Fani, sindaco di Castel San Niccolò e assessore dell’Unione dei Comuni –. Ci permette di coordinare azioni di promozione, rafforzare i legami tra realtà diverse e far emergere l’identità delle nostre comunità. È un’iniziativa di cui andiamo fieri".

Tra le novità di questa edizione c’è anche un percorso formativo per gli organizzatori, nell’ambito del progetto Eco – Ecologicamente Culturali, sostenuto dal Ministero della Cultura e dall’Unione Europea. È stato introdotto l’utilizzo di una check-list per valutare l’impatto ambientale degli eventi secondo i Criteri Ambientali Minimi. A partire da questa analisi, si sta ora lavorando alla stesura di un vademecum operativo che accompagnerà regolamento e decalogo di Festasaggia, rendendo ancora più concreta la sua vocazione ecologica e culturale.