MARCO CORSI
Cronaca

Festa a sorpresa per il prof Turini. Oggi scatta la missione Burkina Faso

Dal Valdarno a Ouagadougou, una vita spesa tra insegnamento e solidarietà. Il ritorno dopo 20 anni.. Ora l’impegno per far crescere trenta cooperative agricole che creino nuove opportunità di lavoro.

Una messa solenne e una festa a sorpresa hanno accompagnato il saluto della parrocchia del Giglio di Montevarchi al professore. Paolo Turini

Una messa solenne e una festa a sorpresa hanno accompagnato il saluto della parrocchia del Giglio di Montevarchi al professore. Paolo Turini

di Marco CorsiMONTEVARCHIUna messa solenne e una festa a sorpresa hanno accompagnato il saluto della parrocchia del Giglio di Montevarchi a Paolo Turini, alla vigilia della sua partenza per il Burkina Faso. Oggi l’insegnante valdarnese e cooperante di lungo corso assumerà l’incarico di responsabile in loco del progetto BEF – Burkina Formazione e Impegno, promosso dalla Fondazione Giovanni Paolo II. L’iniziativa punta a far crescere trenta cooperative agricole, rafforzando la produzione e la rete di vendita, per creare nuove opportunità di lavoro e autosostentamento. Partner del progetto è anche il CIPA, che curerà la formazione tecnica e l’innovazione nei laboratori. "Riparto dopo tanti anni con una nuova formula – spiega Turini – con il desiderio di mettere a disposizione le mie conoscenze e la mia esperienza per contribuire allo sviluppo del Burkina Faso". Il suo legame con il Paese africano nasce nel 1994, quando parte per Kanougou come piastrellista volontario per il dispensario locale, grazie al sostegno del parroco don Gabriele Marchesi e dell’associazione "Campo di Lavoro per il Santo Natale". Tre anni più tardi incontra Caterina Piu, infermiera sarda in missione: insieme costruiranno un progetto di vita e di missione che li porterà, dal 2001 al 2006, a trasferirsi con i figli in Burkina come missionari laici sostenuti dalla diocesi di Firenze. A Ouagadougou operano al fianco dei Padri Camilliani in un centro per malati di Aids, ma il loro sogno è rivolto ai giovani. A Kanougou fondano così il centro di formazione Song-Taaba, che in lingua morè significa "Aiutiamoci gli uni gli altri". Un’esperienza che segnerà profondamente la comunità locale e la loro famiglia, cresciuta con l’arrivo di Samuele, Francesco e Petra. Il rientro in Italia avviene nel 2006, quando Turini ottiene una cattedra da insegnante. Da allora la sua missione prosegue nel Valdarno, con l’impegno nell’Ufficio Missionario della diocesi di Fiesole e con la creazione del centro Bakonghe a Montevarchi, senza mai interrompere i viaggi in Burkina per sostenere i progetti avviati. Per intraprendere questa nuova avventura, Turini ha chiesto un’aspettativa dal lavoro di insegnante. "La famiglia – sottolinea – ha sempre sostenuto le mie scelte. Non sarà facile stare lontani, ma sappiamo che si tratta di un impegno importante per tante persone".