GLORIA PERUZZI
Cronaca

"Fare del bene fa bene". La ricetta di Annoni per essere altruisti e custodire la salute

Il coordinatore del Comitato etico di Fondazione Veronesi spiega i benefici di comportamenti solidali e gli effetti benefici sul corpo "Chiunque di noi può salvare altre vite senza cambiare stile di vita".

"Fare del bene fa bene". La ricetta di Annoni per essere altruisti e custodire la salute

"Fare del bene fa bene". La ricetta di Annoni per essere altruisti e custodire la salute

"In un mondo dilaniato da diseguaglianze feroci, fare del bene somiglia a un sasso nello stagno dell’indifferenza", scrive il filosofo Telmo Pievani nella prefazione di "La felicità è un dono", il libro di Marco Annoni, coordinatore del comitato etico della Fondazione Umberto Veronesi, in cui si spiega perché l’altruismo intelligente è la scelta migliore che si possa fare.

Il libro sarà presentato domani alle 18 nella Sala della Giostra del Saracino del palazzo comunale, l’autore dialogherà con il capocronista della redazione della Nazione di Arezzo, Federico D’Ascoli.

niziativa promossa dalla delegazione di Arezzo di Fondazione Umberto Veronesi Ets, coordinata da Laura Carlini, che quest’anno celebra il decimo anniversario di attività.

Annoni, perché un libro sul dono?

"Perchè spesso abbiamo delle idee completamente sbagliate sulla natura dell’altruismo e del donare. Tendiamo a pensare che per quanto possiamo fare, in realtà non cambierà mai davvero nulla".

Invece?

"Non è così. Chiunque di noi può salvare altre vite senza cambiare o rinunciare al proprio stile di vita. Basta sapere come fare, e poi farlo".

Quali benefici sono stati provati dagli studi?

"Molte ricerche sperimentali hanno dimostrato che fare del bene fa bene. Praticare l’altruismo attraverso il dono o il volontariato può essere un modo per migliorare il proprio carattere e diventare persone migliori". Considerati i benefici, perchè non siamo tutti più altruisti?

"Gli studi condotti non lasciano spazio ai dubbi. Spesso le nostre decisioni altruistiche sono il frutto delle circostanze e delle nostre risposte emotive, più che il risultato di riflessioni autonome e consapevoli. È importante praticare una forma di ’altruismo intelligente’ e consapevole".

Cioè?

"Un altruismo che non solo è consapevole del fatto che fare del bene agli altri conviene anche a noi, ma che si preoccupa delle conseguenze delle nostre azioni sul bene degli altri. Voler fare del bene non basta".

Quali esempi di altruismo intelligente?

"Ce ne sono molti, perchè quasi ogni forma di donazione ha qualche effetto positivo per chi dona. Ma un esempio importante è quella della donazione di sangue e plasma".

Il volontariato può essere una prevenzione all’epidemia di solitudine?

"Sembra proprio di sì. L’impatto del volontariato sulle persone adulte include un incremento del buonumore, della felicità, un maggiore benessere psicologico, una più intensa attività fisica e una migliore percezione della propria salute".

Una vera misura di prevenzione di salute pubblica?

"I volontari sembrano davvero ammalarsi meno rispetto alla media della popolazione e, secondo alcuni studi, potrebbero essere addirittura più longevi".