Un’impresa non facile, ma soprattutto non fattibile: quella di tornare dal sud Italia in Germania con l’autostop.
Ma in quel momento si trovava in Valtiberina e si serviva della E45, strada di grande comunicazione non consentita ai pedoni. Pare pure strano che non conoscesse le regole del codice della strada, valide anche nel suo Paese.
Eppure, questa è la singolare storia che ha per protagonista un tedesco di mezza età, beccato lungo la quattro corsie a seguito di ripetute segnalazioni inviate nella mattinata di domenica scorsa alla Compagnia dei Carabinieri di Sansepolcro, in base alle quali questo signore percorreva tratti a piedi delle quattro corsie per poi fermarsi e approfittare della sosta per chiedere il passaggio con il metodo classico del pollice alzato.
Una pattuglia dell’Arma si è allora messa sulle sue tracce e lo ha individuato vicino allo svincolo di Madonnuccia di Pieve Santo Stefano; alla precisa domanda rivoltagli dai militari su cose stesse facendo in superstrada, lui – nonostante qualche difficoltà nella lingua parlata – ha risposto candidamente che voleva appunto dirigersi verso il nord e fare rientro in Germania puntando sui favori degli automobilisti, cosa legittimamente consentita se ovviamente non in contrasto con particolari divieti.
I carabinieri si sono pertanto limitati a farlo uscire dalla E45 e lui ha deciso di imboccare la vecchia statale 3 bis, oggi provinciale 77, nella quale si può tranquillamente passeggiare sul ciglio. Dal momento che gli interessava risalire l’Italia, la direzione presa è stata quella di Pieve Santo Stefano e il tutto è praticamente finito lì, senza alcun risvolto: il comportamento del cittadino straniero non è stato infatti tale da far rilevare gli estremi del reato e quindi della denuncia. Successivi accertamenti hanno evidenziato come il tedesco fosse già stato identificato in precedenza nella zona di Perugia, poi a Umbertide e di seguito a Città di Castello. L’unico problema è che non avrebbe dovuto chiedere il passaggio sulla E45, per quanto si tratti di un’arteria più trafficata delle altre, tanto più che lui – poco prima dell’arrivo dei carabinieri – sarebbe passato addirittura all’interno della galleria Poggio, sprovvista di corsia di emergenza.
L’uomo è pertanto uscito dalla strada vietata e ha proseguito su quella normale, con la speranza che non sia stato più tentato di rientrarvi.
A quanto pare, il suo comportamento dovrebbe essere stato diligente, poiché altre segnalazioni sul suo conto non ci sono più state. Viene allora da chiedersi: dopo quattro giorni dove sarà arrivato?