Effetto domino sui Comuni al voto tra un anno

La mossa di Fratelli d’Italia girava nell’aria e nelle file del centrodestra, non solo cortonese, era in qualche modo attesa. Nessuno nella coalizione casca dal pero e molti esponenti, pur con la prudenza che il caso impone, fanno intendere che non ci saranno maratoneti pronti a lanciare un salvagente al sindaco Meoni. Che in questi anni ha resistito alle sollecitazioni mantenendo la barra dritta dell’azione di governo e sopratto dello schema pensato e voluto per la giunta. Da questo punto di vista, Meoni ha difeso la compagine di governo, fino al punto di allargare il solco con le forze politiche, Fdi in testa, pure se nelle file della Lega c’è chi manifesta un certo maldipancia dopo le dimissioni del coordinatore comunale Storchi "per motivi personali", come ha motivato il leader provinciale Vecchi.

Sullo scacchiere aretino dei Comuni al voto nel 2024, la mossa dei meloniani cortonesi potrebbe innescare un effetto domino sulle "quote" da ripartire all’interno della coalizione. In quest’ottica, c’è chi sostiene ad esempio, che a Castiglion Fiorentino il candidato sindaco (quattro i nomi papabili) "benedetto" da Mario Agnelli assegnerebbe alla Lega la bandierina, mentre Cortona potrebbe essere appannaggio di Fdi. C’è poi la partita di Arezzo nel 2025 che potrebbe mettere in lizza il meloniano Gabrile Veneri e la vicesindaco Lucia Tanti, ma prima ci sono le europee e gli equilibri con il voto potrebbero cambiare. E nel 2025 la partita si giocherà anche sui tavoli regionali e nazionali con la battaglia per la Toscana.

Lubi