GAIA PAPI
Cronaca

Dogana declassata. L’incubo delle imprese: "Si allungano i tempi di una spedizione su 10"

Lo spedizioniere Loriano Salvi: "È una scelta sbagliata: con la direzione spostata a Firenze le operazioni temporanee diventano un’odissea".

Dogana declassata. L’incubo delle imprese: "Si allungano i tempi di una spedizione su 10"

Dogana declassata. L’incubo delle imprese: "Si allungano i tempi di una spedizione su 10"

Non si ferma la polemica intorno al ridimensionamento dell’ufficio delle Dogane. "La scelta di rendere l’ufficio aretino e quindi quello di Siena, subalterno a Firenze, rischia di andare a penalizzare 80 mila imprese tra Arezzo e Siena" è quanto denunciato da più fronti, a partire dalla Camera di commercio. "Sul nostro territorio si fa una buona parte dell’export della regione. Arezzo e Siena stanno diventando il secondo centro di riferimento, dopo Firenze. Non tutto passa dalla dogana, è ovvio, ma si parla di 5 miliardi di export" ha spiegato il presidente Guasconi.

In quali termini la scelta penalizzerebbe le nostre aziende ce lo spiega Loriano Salvi, da molti anni spedizioniere doganale. "Se la decisione andrà in porto non cambierà niente per il 90% delle operazioni, quelle che riguardano importazioni ed esportazioni definitive. Il problema è per le operazioni più particolari, quelle temporanee. Per capirsi, un’azienda Svizzera invia ad Arezzo un lingotto, dove sarà lavorato e poi rispedito. O un’azienda del territorio vende a una realtà estera un bene che però deve tornare ad Arezzo per essere riparato e infine rispedito. Operazioni che riguardano il 10% della totalità, ma che hanno un notevole peso specifico riguardano aziende importanti" spiega Salvi.

"Per fare queste operazioni è necessario un’autorizzazione che deve passare da noi. Va da sé che quando il mio ufficio, che è proprio sotto alla dogana, chiede un’autorizzazione ho già concordato prima e quindi me la rilasciano in tempi rapidi. Se, invece, devo andare a Firenze diverse cose cambiano. È chiaro che per l’agenzia è un vantaggio economico, ma io voglio fare gli interessi dell’azienda. E in questo modo non li farei".

Ma non è finita qui. "Si allungano, ovviamente, anche i tempi. Un conto è fare un’operazione nella realtà "cittadina", in cui puoi spiegare i tuoi problemi, in cui si crea un rapporto colloquiale e di fiducia. Un conto presentarsi in un grande ufficio" continua. "Gli uffici danno tempo un mese per rilasciare la famosa autorizzazione, è naturale che noi riusciamo a consegnarla anche in una settimana. Tempi che si dilatano se le aziende dovranno chiederla a Firenze, vuoi per il maggiore bacino di utenti, vuoi perché, come è ovvio che sia, sei un numero fra tanti. Così, in casi di urgenza, alcune aziende potrebbero rischiare di perdere molto denaro se non riusciranno a rispettare i tempi".

A questo, se già non bastasse, si vanno a sommare gli eventuali problemi, "Per qualsiasi inconveniente che può verificarsi io, banalmente, faccio le scale e concordo una soluzione, spesso in tempi rapidi. Rapporto che sarebbe impossibile instaurare a Firenze. Non c’è dubbio, il ridimensionamento dell’ufficio doganale darebbe molti problemi ad alcune aziende".