
Le lunghe code lungo la E45 per il ponte
Disagi lungo la E45 per il ponte di Ognissanti, quasi come se le festività e gli esodi fossero il suo "tallone d’Achille", in particolare sul tratto più delicato, quello appenninico al confine fra Toscana ed Emilia Romagna, perché in attesa dei rigori dell’inverno ci sono ancora i cantieri inamovibili a congestionare il traffico.
A denunciare la situazione è il public group "Vergogna E45", composto da numerosi utenti della superstrada, che hanno sottolineato come vi fossero file chilometriche e continue sopra i viadotti Puleto e Tevere IV, soprattutto per ciò che riguarda i flussi di rientro. E qui andiamo al nocciolo della questione: alcuni automobilisti avevano pensato di uscire a Pieve Santo Stefano oppure a Valsavignone, ignari però del fatto che da quest’ultimo svincolo fino a quello di Canili di Verghereto non esiste da 25 anni una viabilità alternativa, perché la vecchia statale 3 bis e interrotta e in evidente stato di abbandono e degrado. Si sono dovuti pertanto rassegnare ad attendere in fila, rimettendo per l’ennesima volta il dito sulla piaga: quando si sbloccherà la vicenda della vecchia Tiberina, che per soli cinque chilometri di tratto non agibile rischia di paralizzare la circolazione anche sulla E45?
Il sindaco di Pieve Santo Stefano, Claudio Marcelli, coglie la palla al balzo: "La Provincia di Arezzo ha a disposizione dal settembre del 2023 i cinque milioni di euro che servono per il primo lotto di lavori, in base all’accordo stipulato nel luglio del 202 – ricorda – per cui il Comune che rappresento attende la pubblicazione della gara per l’aggiudicazione dei lavori del primo lotto, con la speranza che la revisione del progetto fatta dalla Provincia produca risparmi da poter impegnare su altri tratti e non a un aggravio di spesa. Tengo a ribadire, poi, che il ministero delle infrastrutture si attende un segnale di efficienza da parte del nostro territorio per fare in modo di programmare futuri finanziamenti da destinare alla ex 3 bis". Chiaro il concetto: i soldi ci sono e debbono essere spesi; una volta aperto il cantiere, si andrà fino in fondo, perché a quel punto non si può lasciare un’incompiuta. Intanto, la scorsa notte i veicoli sono stati deviati per il centro abitato di Pieve, in quanto la E45 – come anticipato da giorni – sarebbe stata chiusa per il completamento della sostituzione delle barriere centrali fra le due uscite per il paese. Non solo: dal prossimo 15 novembre, scatterà lungo la Orte-Ravenna il piano emergenza; per evitare sanzioni e decurtazioni di punti sulla patente, sarà dunque indispensabile avere sempre le catene da neve o gli pneumatici invernali fino al 30 aprile. A gestire la circolazione sarà un coordinamento tra enti, con la Polizia Stradale e l’Anas che collaboreranno tramite le Prefetture delle province interessate e, se necessario, attiveranno la protezione civile.