
La Procura di Arezzo ha richiesto una perizia sulla zappa che avrebbe ucciso Letizia Girolami. Il pakistano Irfan Muhaned Rana rischia l'imputazione di omicidio con l'aggravante dei futili motivi. I risultati dell'autopsia sono attesi per definire ulteriori dettagli sull'omicidio.
Una perizia sulla zappa che avrebbe ucciso Letizia Girolami. Un esame richiesto dalla Procura di Arezzo per passare al setaccio le tracce di Dna presenti sulla presunta arma del delitto. I nodi del caso sono stati tutti sciolti dai carabinieri ella compagnia di Cortona e della Centrale operativa coordinanti dalla procura di Arezzo con la procuratrice Gian Federica Dito in prima linea. Bocche chiuse durante le indagini ma risultai concreti: c’è ancora da riscontrare la versione del pakistano che avrebbe ucciso l’ex suocera per un litigio sui pulcini. Una versione che potrebbe costare al 38enne Irfan Muhaned Rana l’imputazione di omicidio con l’aggravante dei futili motivi che non permetterebbe la strada del rito abbreviato che consente lo sconto di pena di un terzo in caso di condanna. Questo perché l’ipotesi di reato vede la pena anche dell’ergastolo. Comunque ad ora non è stato riformulato il capo di imputazione nei confronti dello straniero che si trova in carcere.
Per i funerali di Girolami c’è invece ancora da attendere. L’autopsia si è svolta giovedì ma ancora i risultati dell’esame non sono stati comunicati dall’equipe del dottor Mario Gabbrielli che si è dato 90 giorni per produrre la sua relazione. Anche questo rimane un aspetto da non sottovalutare visto che le modalità dell’omicidio potrebbero appesantire - con l’aggravante della crudeltà - la situazione di Irfan rana che già due volte ha confessato il suo omicidio.