"Così è scattato il maxi-piano d’emergenza"

CORTONA "Pronto? Sì, siamo a Pergo, due bambini sono svenuti e anche la mamma sta male". Sono state le prime parole...

"Così è scattato il maxi-piano d’emergenza"

"Così è scattato il maxi-piano d’emergenza"

"Pronto? Sì, siamo a Pergo, due bambini sono svenuti e anche la mamma sta male". Sono state le prime parole che sono state dette alla prima chiamata al 118. Parole che hanno subito messo sul "chi va là" il disaster manager del San Donato di Arezzo, Luca Pancioni, e Simone Nocentini, responsabile del 118 che hanno subito fiutato quello che stava succedendo dall’altra parte della cornetta telefonica. Così è stato attivato il protocollo di maxi emergenza. "La prima chiamata ci ha subito messo in allarme - ci racconta Pancioni - in cinque minuti la prima ambulanza da Cortona era già arrivata alla parrocchia poi a scalare sono arrivate anche le altre. In totale sono arrivate nella frazione cortonese quasi dieci mezzi. "Una giornata impegnativa ma il sistema ha funzionato bene - spiega Nocentini - prima abbiamo visitato i pazienti sul posto e poi li abbiamo indirizzati su vari presidi: i più gravi ai pronto soccorso con camera iperbarica mentre i meno gravi tra La Fratta, Nottola e Arezzo. A tutti abbiamo fatto un emogas per misurare quanto monossido era presente nel sangue per fare poi loro una somministrazione di ossigeno". "Alla fine sono arrivati, tra sanitari e volontari, oltre 25 persone", prosegue Pancioni che in quelle ore di tensione ha coordinato i soccorsi ma anche comunicato con gli altri enti, tra cui la prefettura che è stata avvertita, come da protocollo. "Ha vinto il gioco di squadra: è stato fondamentale il lavoro congiunto che ha avuto il nostro personale e volontari con carabinieri e vigili del fuoco - aggiungono Nocentini e Pancioni - così siamo riusciti a intervenire in maniera tempestiva ed efficace".

Luca Amodio