
Il villaggio dei Tirolesi resterà in piazza Grande fino al 28 dicembre
Occhio, potrebbe esserci anche Babbo Natale in incognito tra i turisti dell’estate. Il grande vecchio di questi tempi è in letargo, da qualche parte del profondo nord. Ma il destino della sua città delle feste si gioca in gran parte in queste ore. Arezzo ormai è una capitale di riferimento, almeno in tutto il centro sud. E l’evento potenzialmente non lascia ma raddoppia. Il taglio del nastro è in calendario il 15 novembre, sempre in largo anticipo con i mercatini tradizionali. Ma come cambierà la metropoli sotto l’albero? La partita è in corso, al lavoro pancia in terra ci sono Comune e Fondazione Intour, guidata da Simone Chierici, in accordo con i mille partner dell’evento: uno su tutti, Confcommercio, che oltre al Mercato Tirolese porta alla causa anche la Casa di Babbo Natale e la mostra delle Lego. La parola d’ordine è chiara: l’evento funziona tanto bene, anche grazie al lavoro congiunto di tutti i protagonisti, che ogni attrazione vorrebbe più spazio. Lo avevano detto a chiare lettere (in italiano e tedesco perfino) anche i partner tirolesi, disposti ad allungare le casine fino al 6 gennaio. Ma l’idea è saltata: il Comune ha valutato, anche a fronte di una protesta degli antiquari, che il sacrificio per la Fiera fosse troppo alto. Per la Fiera, anzi in realtà per gli espositori di piazza Grande, che sarebbero stati costretti a trasferirsi dalle loro piazzole sia a dicembre che a gennaio. Quindi rimarranno fino a dopo Natale, per ricominciare a fare le valigie il 28, addirittura un giorno prima dell’anno scorso. Una scelta difficile, era di sicuro una grande occasione per la città e la Fiera al tempo stesso è la spina dorsale del nostro turismo durante l’anno: vedremo, l’opzione potrebbe ripresentarsi nei prossimi anni, anche se il calendario del 2027 è ancora più proibitivo.
Anche Eurochocolate, la rivelazione del 2024, ha tutto l’interesse ad andare a dritto. Il responsabile Eugenio Guarducci si limita a rispondere coi fatti. "Sono stato convocato per la riunione del 1 agosto nella quale conosceremo le determinazioni dell’amministrazione comunale sulla localizzazione". Piazza del Comune sembra esclusa, perchè anche lei va sgombrata per la Fiera. Un’ipotesi che si faceva era quella dell’Anfiteatro, direzione nella quale il Comune da anni vorrebbe estendere il percorso. Ma anche qui la strada non sembra in discesa. Forse l’opzione principale sarà quella di trasferirlo al Prato, al posto della pista di pattinaggio, a stretto con gli stand del Mercatino delle meraviglie, riservando ai pattinatori un altro angolo del parco. L’Anfiteatro potrebbe essere uno sfogo per i presepi, uno spicchio che l’anno scorso ha colpito i visitatori? Vedremo. In generale sembrano confermate la Casa di Babbo Natale in Fortezza e il mondo della Lego in Fraternita, con i laboratori a ridosso della Provincia. E così gli artigiani in Guido Monaco e i banchi tradizionali tra San Jacopo e Risorgimento. Dubbi sugli eventi di Sant’Agostino, mentre resta il pressing per allungare il percorso nella parte bassa del centro. Alla fantasia degli organizzatori trovare le soluzioni migliori, a stretto con i cantieri che in questo momento (e probabilmente anche a novembre) stanno ridisegnando tanti angoli della città. In attesa di conferme, alcune delle novità dell’ultima edizione, a cominciare dallo splendido presepe di Assisi nella navata di San Francesco. Intanto la promozione già procede a tamburo battente: la mappa? Gliela forniremo all’arrivo. Con il timbro di Babbo Natale.
Lucia Bigozzi