Casa Masaccio: Melancolia della resistenza . Bela Tarr e Adrian Paci

La mostra "Melancolia della resistenza: Béla Tarr / Adrian Paci" a Casa Masaccio di San Giovanni Valdarno, curata da Saretto Cincinelli, mette in dialogo le visioni di due grandi artisti del cinema.

Dal 13 aprile al 30 giugno a Casa Masaccio di San Giovanni Valdarno, con inaugurazione il 13 aprile alle 18,30, si svolge la mostra Melancolia della resistenza Bela Tarr e Adrian Paci, a cura di Saretto Cincinelli. Dopo "Jean-Marie Straub e Danièle Huillet- Film e loro siti" (2020), "Chantal Akerman -Stanze. Sul custodire e il perdere" (2022), "L’idea di nord Per Kirkeby –Lars von Trier", Melancolia della resistenza: Béla Tarr / Adrian Paci, fa parte del programma Esporre il cinema, un ciclo dedicato ai registi insigniti del Premio Marco Melani. Per la sua XVII edizione (2023) il premio è stato consegnato al regista ungherese Béla Tarr con la seguente motivazione: Premio alla carriera a Béla Tarr, per l’estetica rigorosa e radicale con cui la sua cinematografia ha espresso la condizione umana. Sulla scia della precedente edizione di Esporre il Cinema la mostra di quest’anno si prefigge di porre in dialogo la ricerca di Béla Tarr, indiscussa figura di culto del cinema europeo e autore di capolavori quali Satantango (1994), Le armonie di Werkmeister (2000), Il cavallo di Torino (2011) con quella di un altro artista di riconosciuto prestigio internazionale: Adrian Paci. Non si tratta solo di porre a confronto le opere di due artisti che, in perfetta autonomia, ma anche di ipotizzare, relazioni tra due visioni del mondo autonome.