REDAZIONE AREZZO

Capuano senza freni su radio e tv: io di destra, adozioni gay uno schifo, Sperotto moccioso

L'allenatore alla Zanzara: "Votavo Msi e Almirante, poi Berlusconi e ora Renzi". Ad Agorà: deriso e sbeffeggiato da un ragazzino, mi vergogno un po' risentendo a freddo la registrazione, ma erano cose mai uscite dal segreto dello spogliatoio

Ezio Capuano

Arezzo, 22 ottobre 2015 - Ormai più che un allenatore è un personaggio mediatico a tutto tondo, che gira da una trasmissione televisiva all'altra come una Madonna pellegrina. Eziolino Capuano e il suo sfogo hanno sfondato persino il muro dei talk show politici, andando oltre i programmi specialistici di calcio come il Processo del Lunedì, sempre su Raitre, o quelli di intrattenimento come Le Iene di Italia 1 e Striscia la Notizia di Canale 5. Ecco allora che il volto del piccolo tecnico campano è apparso stamattina anche su Agorà, il più popolare dei talk show politici del mattino e si è sentito in radio (Radio 24), nella popolarissima trasmissione La Zanzara.

Sono in particolare le dichiarazioni del piccolo allenatore a quest'ultimo programma che fanno discutere, un'esternazione a ruota libera su politica, gay e ovviamente Sperotto. “Sapete qual è la cosa che mi ha devastato? Non è che Sperotto ha violato la sacralità dello spogliatoio, no quella non mi ha dato fastidio. Ma il fatto che una persona di 50 anni che ogni giorno si gioca il proprio posto di lavoro con tensioni illimitate, che rischia anche un malanno nel momento in cui si arrabbia, venga registrato da uno che può essere suo figlio o suo nipote, da un moccioso, uno a vent’anni gli puzza ancora la bocca di latte. E poi ci ridono sopra…”. “Sperotto – insiste Capuano – è un codardo, ha fatto una serie di errori clamorosi. Si è nascosto, all’inizio non voleva dire che era stato lui, invece se veniva da me potevamo risolvere la cosa subito. Ora attraverso Le Iene mi manda un video, ma per lui non c’è più posto in squadra, nella maniera più assoluta. L’Arezzo è una società seria”. “E’ stata una goliardata – dice Capuano – ma con il dolo di voler sbeffeggiare una persona di cinquant’anni”.

Anche lei non è stato tenero, ha detto ‘vi squarto, infami” e altre cose: “Sì, infatti ci sono litri di sangue che abbiamo dovuto togliere…Non ho detto quelle cose con cattiveria, ma ho fatto di peggio. Cosa? Ho preso e buttato all’aria tutto, ho fatto casini incredibili, spaccato lo spogliatoio. Ma qualsiasi allenatore al mondo si comporta così, a meno che non faccia l’accompagnatore…”. Qualche mese fa diede ai suoi giocatori delle ‘checche’, chiedono ancora i conduttori: “Non volevo offendere nessuno”. Le piacciono le adozioni gay?: “No, nella maniera più assoluta, per il resto ognuno fa quello che vuole”. Ti fa schifo l’idea di un bambino che cresce con due omosessuali?: “Sì, mi fa molto schifo”. Chi hai votato nella tua vita?, gli chiedono ancora quelli della Zanzara: “Lo dico con grande onestà, sono sempre stato di destra, quindi ho vergogna a dirlo. Ero del Msi, ammiravo Almirante. Andavo a ai suoi comizi, anche se ero un bambino. Mussolini? Ha fatto anche delle cose buone, come tutti, le bonifiche, ha costruito una bella città come Latina”. E poi?: “Berlusconi l’ho votato qualche volta, è una persona molto intelligente, un grandissimo imprenditore”. E Renzi?: “Sì, l’ho votato. Ma sapete cosa non sopporto? Gli ipocriti e i falsi moralisti a difesa del posto e del potere…”.

La finestra su Capuano che va in onda su Agorà si apre con la messa in onda per l'ennesima volta dello sfogo (censurato negli insulti) negli spogliatoi dopo la sconfitta col Lucignano registrato da Sperotto poi cacciato dall'Arezzo. A seguire il collegamento in diretta con la sede dell'Arezzo, nel quale Capuano si mostra spigliato e disinvolto, niente affatto intimidito dal conduttore Gerardo Greco, dai giornalisti e dai politici ospiti in studio. "La cosa più grave - dice - non è nemmeno che l'audio sia uscito dal segreto degli spogliatoi - cosa che non era mai successo. Quel che mi offende è essere stato deriso e sbeffeggiato da un ragazzino". Sperotto non è mai stato nominato, ma pare fin troppo chiaro che l'allenatore amaranto non ci pensa nemmeno a perdonarlo. "A cinquant'anni - spiega - quelli come noi si giocano tutti i giorni il posto di lavoro e non è accettabile che certe cose finiscano in pubblico". Capuano ammette che si vergogna un po' risentendo a freddo i toni dello sfogo. "Ma sono cose a cui sul momento non si pensa nemmeno, si fanno per istinto". Eziolino si è detto convinto di essere un allenatore-motivatore e ha anche tenuto a correggere un'imprecisione del conduttore Greco: "L'Arezzo non gioca in promozione ma in Lega pro, la vecchia serie C". Come a dire che prima di tutto si difende la ditta amaranto.