Caos porte sulla Sangio Il Grosseto dà battaglia ma il club si difende "Il risultato non cambia"

Il giorno dopo la partita contro i maremmani le polemiche non si placano. Il vice presidente Marco Merli respinge al mittente ogni accusa:. "L’arbitro ha considerato l’altezza regolare, rischiamo solo una multa". .

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Caos porte sulla Sangio Il Grosseto dà battaglia ma il club si difende "Il risultato non cambia"

di Massimo Bagiardi

Una domenica bella intensa, aldilà del verdetto che ha emesso il rettangolo di gioco. Il pareggio, sostanzialmente giusto, maturato al termine di Sangiovannese-Grosseto è passato, senza dubbio, in secondo piano per i noti problemi riscontrati nelle due porte del Virgilio Fedini che, tra lo stupore generale, misuravano 9 centimetri in meno rispetto a quanto chiesto dalle norme federali. 244 centimetri quelli regolamentari, 235 quelli riscontrati dal direttore di gara, oltre ai due capitani, che hanno fatto slittare la partita di 35 minuti rispetto all’orario canonico delle 14:30. Una volta ripristinate le misure necessarie ha poi avuto il suo regolare inizio, ciononostante il Grosseto, dopo una riserva scritta presentata a un’ora circa dal fischio di avvio, ha annunciato di aver presentato reclamo perché, a suo dire, la Sangiovannese non avrebbe risolto la problematica nonostante l’invito del direttore di gara. Un’accusa, questa, che uno dei massimi vertici della Sangiovannese Marco Merli respinge al mittente: "Come abbiamo specificato non è pervenuta nessuna richiesta da parte del Grosseto di misurare le porte nei giorni precedenti alla partita. È arrivata una riserva scritta pochi minuti prima il fischio di avvio e abbiamo provveduto a ripristinare le normali misure.

L’arbitro ha dato l’assenso, così come i due capitani per cui sotto questo punto di vista sono abbastanza tranquillo, se il direttore di gara ha dato l’ok vuol dire che c’erano i presupposti per giocarla questa partita non vedo dove sia il problema. Poi, anche per quanto accaduto in passato per situazioni ben diverse specifico, non voglio assolutamente metterci le mani sul fuoco ma da parte nostra è stato fatto nei tempi stabiliti quello che ci è stato chiesto. Non doveva assolutamente succedere la cosa, questo è un altro discorso che approfondirò con chi di dovere ma riguarda la nostra società non assolutamente il Grosseto".

E sull’ipotesi che si possa risolvere il tutto semplicemente con una multa lo stesso Merli afferma: "Se c’è da pagare la pagheremo come abbiamo fatto tutte le altre volte ma torno a ribadire quanto già detto in precedenza: se l’arbitro, così come i capitani, hanno dato l’assenso allo svolgimento della partita per me è tutto regolare". A supporto della società di piazza Arduino Casprini arriva un precedente piuttosto fresco, quello del 31 ottobre scorso nella partita a Prato - Correggese vinta per 2-0 dai padroni di casa. Anche qui il fischio d’inizio è stato ritardato, ma di pochissimi minuti, per un problema di misurazione alle porte ma, nello specifico, l’altezza era 9 centimetri in più rispetto a quanto chiesto, con gli addetti ai lavori lanieri che riuscirono a "limare" per dare il via correttamente alla gara. Gli emiliani successivamente, proprio come il Grosseto, presentarono reclamo che è stato però respinto dal giudice sportivo perché l’arbitro, con l’assenso dei due capitani, dopo un apparato controllo, ha ravvisato che tutto era tornato alla completa normalità. Ed è anche su questi episodi che la Sangiovannese conta di far leva per confermare il risultato ottenuto sul campo.