Cantiere, associazioni all’attacco "Date tempi certi ai negozianti" Si allarga il caso di piazza Sergardi

Confesercenti e Confcommercio in campo: chiedono anche incentivi, sgravi e misure concordate sulla sosta

Cantiere, associazioni all’attacco  "Date tempi certi ai negozianti"  Si allarga il caso di  piazza Sergardi

Cantiere, associazioni all’attacco "Date tempi certi ai negozianti" Si allarga il caso di piazza Sergardi

di Laura Lucente

"Le testimonianze degli operatori presenti sulla piazza, già ascoltate anche durante il recente incontro che avevamo promosso congiuntamente come associazioni di categoria, raccontano di un profondo disagio, sollecitano l’amministrazione comunale soprattutto a fare chiarezza su tre aspetti prioritari: certezza sulla tempistica della chiusura del cantiere, la rapida adozione di incentivi e sgravi reali per aiutare le imprese penalizzate dai lavori in questa fase e quelle coinvolte successivamente, come anche caldeggiato in consiglio comunale sia da Fdi e Pd, ma ancora di più ad un confronto che con chiarezza definisca modalità ed orari della sosta su piazza Sergardi, che consenta a residenti e clienti delle attività commerciali, di poterne fruire senza ulteriori penalizzazioni, questo anche soprattutto nella fase di realizzazione del secondo step di lavori, quelli di via Lauretana, che se non adeguatamente coordinati nella tempistica e modalità di attivazione del cantiere, potrebbero ulteriormente penalizzare le attività dell’area".

A parlare sono Lucio Gori e Carlo Umberto Salvicchi rispettivamente referenti di zona per Confercenti e Confcommercio che intervengono a seguito delle lamentele sollevate, anche attraverso le colonne de La Nazione, dagli operatori vicini al cantiere che sta interessando piazza Sergardi in fase di trasformazione da parcheggio ad area pedonalizzata. "Vorremmo delle risposte certe e puntuali – conferma Salvicchi – con risorse reali per coloro che stanno subendo perdite. La situazione di Camucia è già da tempo molto complessa e difficile e queste incertezze su tempi e progetti non fanno che complicare ulteriormente la situazione". Gori si sofferma inoltre su alcune delle richieste degli operatori commerciali manifestate durante il recente incontro che vede emergere la necessità di un maggiore confronto collettivo, "che finora possiamo dirlo è mancato, sulle strategie in termini di servizi, di partecipazione, di identità sociale ed economica".

Si torna anche a chiedere a gran voce una programmazione a breve e lunga scadenza di attività sociali, culturali e sportive, da svolgersi anche a Camucia, coinvolgendo intorno ad un tavolo tutti i soggetti che possano contribuire ad un calendario di eventi mensili, individuando insieme agli stessi operatori.